Domenica, 28 aprile 2024 - ore 10.07

Il Reddito di Cittadinanza ci può salvare | D.Toninelli M5S

La proposta di legge del M5S, appoggiata anche da Libera di Don Ciotti e da Famiglia Cristiana, rappresenta un intervento economico e sociale da introdurre con la massima urgenza

| Scritto da Redazione
Il Reddito di Cittadinanza ci può salvare |  D.Toninelli M5S

Ben lungi dall'essere una norma assistenzialista pensata per i fannulloni, la proposta di legge del M5S, appoggiata anche da Libera di Don Ciotti e da Famiglia Cristiana, rappresenta un intervento economico e sociale da introdurre con la massima urgenza. Oggi dai dati ufficiali Istat sappiamo che in Italia vivono ben nove milioni di persone al di sotto della soglia di povertà, quantificata in 780 € mensili a persona.

Questi numeri sono tanto sconcertanti quanto inaccettabili, soprattutto considerando che dei 28 Stati della UE solo l'Italia, la Grecia e l'Ungheria sono privi di un reddito minimo garantito.

La sua assenza può trasformare la crisi economica in crisi umanitaria, come è già purtroppo avvenuto in Grecia e potrebbe avvenire anche in Italia.

La nostra proposta si rivolge proprio a queste nove milioni di persone e servirebbe a farle raggiungere la soglia, ovvero, attualmente, i 780 € calcolati dall’Istat. Riguarda tutti i cittadini italiani maggiorenni, pensionati compresi, che non raggiungono detta cifra. Dura finché le entrate individuali non raggiungono la soglia. In pratica ciascun cittadino, privo di entrate a causa del suo stato di disoccupazione involontaria, percepirà la cifra massima di 780 € mensili, mentre un pensionato che ad esempio percepisca 400 €, riceverà insieme alla pensione ulteriori 380 € quale integrazione. Il reddito spettante ai componenti di nuclei familiari verrà invece calcolato in base ad un coefficiente familiare, definito a livello europeo dall'Ocse (basato sul numero dei componenti il nucleo, l'età, le entrate e altri indicatori).

Il sistema presuppone una riorganizzazione dei centri per l'impiego pubblici a cui spetterà il compito di seguire, passo dopo passo, tutti i beneficiari di reddito di cittadinanza in cerca di occupazione. Gli operatori di questi centri oggi in Italia sono meno di 9.000, contro i 49.000 della Francia e i 115.000 della Germania. Come opereranno secondo la nostra proposta?

Creeranno una scheda personale on line che conterrà tutte le caratteristiche professionali del soggetto che aspira ad usufruire del beneficio. In questo modo lo metterà in contatto con le imprese, facendo nel frattempo aumentare il suo capitale umano attraverso corsi di formazione e aggiornamento. I beneficiari saranno inoltre chiamati a svolgere servizi sociali per la comunità se richiesti dall'ente di competenza al centro per l’impiego, fino ad un massimo di 8 ore settimanali.

In questo modo si arriverà all'offerta di lavoro vera e propria, che dovrà sì essere il più confacente possibile alla professionalità del beneficiario, ma che non potrà essere rifiutata per più di tre volte, pena la perdita del beneficio. Il costo complessivo della misura è di 16,9 miliardi di euro l'anno, poco più dell’1% del PIL italiano. Si tratta di una cifra rilevante ma per la quale abbiamo trovato tutte le coperture, certificate dalla Ragioneria generale dello Stato, tagliando i costi degli armamenti militari, eliminando gli sprechi della Pubblica Amministrazione, con la tassazione del gioco d’azzardo, delle grandi multinazionali del petrolio e del gas, dei super ricchi. Rimandiamo quindi sin da subito al mittente le contestazioni di chi definisce questa proposta troppo costosa o irrealizzabile, perché i soldi ci sono, e il M5S, dopo un accurato studio, li ha trovati. Il problema quindi, non è di fattibilità ma di volontà politica. Basta volerlo.

L'economia reale ripartirebbe, perché il beneficio riguarda soggetti bisognosi che destinerebbero subito queste risorse ai consumi. Il contrario di quanto è avvenuto con gli 80 € di Renzi che essendo destinati a chi il lavoro lo ha già, non hanno prodotto alcun effetto in termini di consumi, ancora in calo nel 2014. Questo perché si è trattato di una misura non fondata su un calcolo economico ma soltanto elettorale: sono stati l’efficace contropartita nel voto di scambio per le elezioni europee del 2014. Oltre al beneficio per l'economia, l'effetto più rilevante sarebbe quello di ridare la dignità e la libertà a milioni di persone che oggi vivono sotto la soglia di povertà e che , pertanto, sono ricattabili tanto da datori di lavoro fuorilegge quanto dalla politica e dalle mafie. Un voto per 80 €, un voto per un favore, un voto per la speranza di un posto di lavoro, un voto per non perdere il lavoro. Tutte situazioni che alimentano il malaffare, la corruzione, le mafie e sviliscono il valore del voto, la frazione di sovranità che spetta a tutti i cittadini per il governo comune della cosa pubblica.

Gli investimenti pubblici tornerebbero a essere fatti negli interessi del bene comune, a portare crescita economica e benefici a tutti.

Questi gli effetti dell’introduzione di una semplice quanto importantissima misura: il reddito di cittadinanza. Basta poco, basta la volontà politica. È per questo che chiediamo a tutti gli esponenti della politica locale, a partire dai sindaci, sino ad arrivare ai rappresentanti nazionali, senza distinzioni, di appoggiare questa iniziativa di civiltà.

Ufficio Stampa del Deputato Cittadino

Danilo Toninelli Movimento 5 Stelle (Cremona)

1343 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria