Gentile direttore da anni mi pongo la seguente domanda: il servizio medico di base è pensato per andare incontro alle esigenze dei cittadini/pazienti oppure per garantire uno stipendio ai medici? In altre parole: sono i medici, tra l’altro ben pagati con le tasse dei contribuenti, ad essere al servizio dei cittadini o è vero piuttosto il contrario? Senza generalizzare, guardando all’orario di servizio di alcuni medici di famiglia appare evidente che è vera la seconda ipotesi. È possibile, per esempio, che un servizio concepito per i cittadini non preveda un solo giorno alla settimana con un orario esteso almeno fino alle 18,30? E che, nel contempo, il medico non sia mai in servizio il sabato mattina? Come fa, chi lavora, ad accedere a un servizio erogato solo in tre pomeriggi alla settimana e con orario esteso dalle 14,30 alle 17? Lei riesce ad immaginare una cosa del genere in un servizio erogato da privati? È stupefacente che nel 2015, in Lombardia, si sia a questo scandaloso livello di disservizio.
L. G. (Cremona)