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Il Tar della Lombardia ha messo in mora la Regione Lombardia in materia di “qualità dell’aria”.

| Scritto da Redazione
Il Tar della Lombardia ha messo in mora la Regione Lombardia in materia di “qualità dell’aria”.

In data 4/9/2012, con la sentenza N. 02220/2012 REG.PROV.COLL. - N. 03356/2011 REG.RIC., il TAR della Lombardia ha accolto la parte più importante del ricorso (n° 3356 del 2011) presentato dall’associazione Genitori Antismog avverso la Regione Lombardia per il suo mancato adempimento alle disposizioni, comunitarie nazionali e regionali, in materia di “qualità dell’aria”.
Questa in breve la vicenda riassunta nella stessa sentenza del TAR:  «Con nota prot. n. 1452 del 19.1.2012, la Regione ha ribadito che “il piano regionale lombardo attualmente vigente è costituito dall’insieme degli strumenti di pianificazione e di attuazione sopra specificati». «Il …. P.R.I.A. è stato previsto dalla L.R. 11.12.2006 n. 24, espressamente emanata onde dare attuazione alla direttiva quadro 96/62/CE del Consiglio del 27 settembre 1996» … «Il comma 3 dell’art. 1 di detta legge precisava a sua volta espressamente che le finalità della stessa erano perseguite “per fronteggiare l'avvio, nei confronti dello Stato Italiano, da parte della Commissione Europea, di procedure d'infrazione per non conformità ai valori limite delle concentrazioni di particelle di PM10 fissati dalle disposizioni comunitarie”» ... «Nell’ambito di tale strumento legislativo, le cui finalità erano pertanto di assoluto rilievo, vuoi per la tutela della salute pubblica, vuoi per il ruolo interlocutorio nei confronti della detta procedura di infrazione, il P.R.I.A., contemplato nell’art. 2 c. 2, riveste un’importanza centrale.» … «Alla luce di tutto quanto precede è di tutta evidenza la necessità di concludere in tempi brevissimi l’approvazione del detto P.R.I.A., …, espressamente emanata onde rispondere ad una procedura di infrazione comunitaria, i cui contenuti orientativi sono stati già fissati in un documento risalente all’2009, applicandosi in mancanza misure transitorie elaborate per il quinquennio 2005-2010, ormai scaduto da tempo.» … «In conclusione, il Collegio accoglie il ricorso avverso il silenzio serbato dalla Regione Lombardia, e per l’effetto ordina alla stessa …, di provvedere, entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione della presente sentenza, all’elaborazione della proposta del P.R.I.A. e del Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica, ….»
Il commento stizzito alla sentenza dell’assessore regionale all'Ambiente, Energia e reti, Marcello Raimondi (“Agenzia di stampa della Giunta regionale” del 5 settembre) risulta addirittura sconcertante e dequalificante per l’istituzione che rappresenta quando afferma: «Nessun ultimatum e nessuna ingiunzione di nuovi interventi sull'aria, come qualcuno ha voluto far credere. Regione Lombardia nella lotta allo smog è non da ora al top per provvedimenti, leggi e stanziamenti. Il nuovo PRIA … è in avanzata elaborazione: il Tar ha fissato in 60 giorni il lasso di tempo per completarlo, respingendo tutte le altre istanze dei Genitori antismog contro la programmazione regionale in fatto di lotta all'inquinamento».
Non sta certo a noi fare gli avvocati difensori dell’associazione Genitori antismog, già brillantemente rappresentata dall’avv. Anna Gerometta che qui si ringrazia, ma pacatamente si osserva che il ricorso era incentrato sul ritardo della stesura di un Piano contro l’inquinamento dell’aria e sulla sua urgenza, cause queste, come menzionato dalla stessa sentenza, della procedura d’infrazione da  parte della Commissione europea. Il Piano è solo annunciato e la data della sua conclusione non è stata mai fissata (cosa in Italia “pericolosa” per chi ha delle aspettative). L’accoglimento del ricorso per il ritardo della sua approvazione e la perentorietà di quei 60 giorni di tempo per arrivarci è la cifra del torto della Regione Lombardia e lo stravolgere la realtà dell’assessore immiserisce, ancora una volta e purtroppo, soltanto la politica.
Circolo "AmbienteScienze", LUCI, WWF Cremona, Italia Nostra Sez. Cremona, Legambiente Cremona, CreaFuturo, "Salviamo il paesaggio" Cremona, Acli

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