Martedì, 23 aprile 2024 - ore 19.24

Illuminazione pubblica a Cremona Lanfredi (M5S) non ci sta ed ‘interroga’ il comune con altre 10 domande

E la polemica continua. Nella nuova interrogazione a risposta scritta il M5S fa l’ulteriore chiarimenti su risposta precedente Interrogazione a risposta scritta su Consulenze per pubblica Illuminazione

| Scritto da Redazione
Illuminazione pubblica a Cremona Lanfredi (M5S) non ci sta ed ‘interroga’ il comune con altre 10 domande

Il M5S,  letto con molto interesse la risposta dell'assessore Alessia Manfredini alla nostra interrogazione presentata  in merito al contributo della Fondazione Cariplo sul progetto "100 Comuni efficienti e rinnovabili", anziché avere chiarezza, si è posto  nuovi interrogativi.Da quanto pare di capire, ma nessuno ha mai visto la richiesta originale presentata a Fondazione Cariplo (in ossequio al concetto personalissimo di trasparenza dell’attuale amministrazione), si utilizzano circa 343mila euro di contributo della Fondazione per attivare solo le consulenze necessarie, a detta del Comune, per predisporre una gara per la sostituzione degli apparati illuminanti del centro e del quartiere Po, stralciando un progetto già realizzato ad opera di Aem Gestioni originariamente previsto per tutta la città. Tenendo presente che si lavora su un progetto già esistente,  la cifra ci appare spropositata.  Apprendiamo solo ora, dell’esistenza di altri due partner del progetto: Anci Lombardia e Fondazione Patrimonio Comune, sempre di Anci. Nessuna risposta sulla reale necessità di affidare un incarico professionale per mancanza di professionalità interna. Che tipo di verifica è stata fatta?

Il M5S è stupito della dichiarazione dell’assessore Alessia Manfredini che, come riportato dal quotidiano locale, dice che “l’operazione è a costo zero” per il Comune.

Ci permettiamo di segnalare all’assessore che il contributo è stato introitato dal Comune, come accertato con determinazione n° 645/2016 a firma dell’ing. Pagliarini, quindi inserito nel bilancio del Comune di Cremona.Riteniamo che vi sia comunque l’obbligo di buona amministrazione della cosa pubblica, anche nei confronti di contributi assegnati forse con troppa facilità.

I soldi pubblici restano pubblici e chi li amministra non dovrebbe considerarli “a costo zero” per la comunità: per noi del M5S Cremona e crediamo per la maggior parte dei cittadini, si tratta di una mistificazione inaccettabile!

Proprio per la considerazione della fatica dei cittadini, che sono i fornitori e i veri proprietari dei fondi pubblici, indipendentemente dalle vie percorse per arrivare nel bilancio del Comune di Cremona, riteniamo che assegnare 343mila euro (su un totale di oltre 400mila euro del progetto) per le attività dichiarate nella risposta dell’ing. Pagliarini: “coordinamento e controllo delle attività propedeutiche alla gara, supporto alle attività amministrative e legali, supporto per le verifiche di sostenibilità tecniche ed economico finanziarie” sia un modo di amministrare la cosa pubblica quantomeno disinvolto.

Proprio per questo ci vengono alcuni dubbi di carattere tecnico e legale e li  vorremmo dirimere ponendo le seguenti domande numerate a cui si chiede specifica risposta :

Al sindaco Gianluca Galimberti e all’assessore Alessia  Manfredini chiediamo:

1)Sembra un gesto di buona amministrazione in questo momento di estrema difficoltà economica  affidarsi a consulenze esterne e riservare per la predisposizione di una gara, che, a quanto è dato sapere, avrà un valore economico di circa 4 milioni di euro, una cifra così spropositata (il 10% dell’importo a gara!), quando il personale del Comune, peraltro coinvolto con un impegno di oltre 1.400 ore di lavoro,  ha affrontato in autonomia anche gare ben più importanti e difficili dal punto di vista tecnico (da quel che si sa, si tratta di stralciare un progetto, forse migliorandolo)?

2)Ammesso (e non concesso) che fosse necessario un simile impegno economico per redigere gli elaborati di gara, vista la soluzione economica intrapresa (l’utilizzo di ESCo, Energy Service Companies), non era più opportuno dal punto di vista della buona amministrazione della cosa pubblica inserire questi costi, come fatto in altre gare, tra i costi a carico del vincitore?

3)Non era sufficiente stipulare un contratto con Anci Nazionale, magari con un compenso attendibile rispetto alla prestazione che deve fornire, e poi questa avrebbe incaricato chi voleva al suo interno, anziché attivare due contratti riconducibili sempre ad uno stesso soggetto (Anci Lombardia e Fondazione Patrimonio Comune di Anci)?

4)Il compenso previsto nella convenzione sottoscritta con la Fondazione Patrimonio Comune di Anci, approvato con delibera n° 71 del 2016, citata nelle risposta dell’ing. Pagliarini alla nostra interrogazione, è uguale a quello indicato nel progetto presentato alla Fondazione Cariplo il 18 settembre 2015 o è variato? Se sì, di quanto e quali sono le motivazioni di questa variazione?

5)Il compenso previsto con determina dirigenziale n° 662 del 2016, citata nelle risposta dell’ing. Pagliarini alla nostra interrogazione, per lo Studio Magnoli & Partner, è uguale a quello indicato nel progetto presentato alla Fondazione Cariplo il 18 settembre 2015 o è variato? Se sì, di quanto e quali sono le motivazioni di questa variazione?

Al segretario generale del Comune di Cremona, in qualità di garante della trasparenza e responsabile del personale, chiediamo:

6)Quali sono le ragioni tecniche e amministrative che hanno giustificato un incarico diretto di partenariato, che complessivamente ammonta ad oltre 290mila euro, ad Anci Lombardia ed alla Fondazione Patrimonio Comune di Anci, riconducibili entrambe ad Anci Nazionale, senza effettuare una minima indagine di mercato per valutare se vi fossero altri soggetti pubblici o privati idonei a fornire a costi inferiori i medesimi servizi?

7)Corrisponde al vero, come dichiarato dall’assessore Alessia Manfredini nel comunicato stampa   apparso sito del Comune di Cremona, che si è dovuto accedere a consulenze esterne, perché all’interno dell’ente non vi erano figure idonee allo scopo? Ci sembra che di gare con forte componente tecnologica ne siano state fatte in precedenza, anche senza attivare consulenze specifiche così onerose. Peraltro, a noi risulta che nell’organico del comune vi sia una figura con contratto part-time che svolge lavoro anche come libero professionista proprio in campo energetico, che è idoneo a svolgere l’incarico di energy manager, che è progettista Casa Clima e che sta seguendo lavori simili in altre realtà italiane. Perché non lo si è coinvolto nemmeno nel gruppo di lavoro formato da tecnici comunali, che in ore lavoro costa alle casse dell’ente oltre 40mila euro?

8)Rispetto alla correttezza della procedura seguita per l’assegnazione dell’incarico allo Studio Magnoli & Partner, sorvolando sulla particolarità di un contratto che ammonta 39.800 euro quando il limite per un contratto diretto è di 40.000 euro, valutato che il bando della Fondazione Cariplo non aveva scadenza temporale e che il progetto era già fatto (da Aem), quale era la necessità che motivava un affidamento con tale forma?

9)Poiché l’ing. Pagliarini dichiara che, pur non essendo necessario, si è preferito invitare tre soggetti come prevede il regolamento comunale, non era forse meglio attenersi a quanto disposto dal comma 11 dell’art. 125, che per importi superiori ai 40mila euro e fino a 100mila prevede: “l'affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante”?

10)Le ditte invitate sono inserite nell’apposito elenco comunale e in base a quale criterio sono state scelte, valutato che nelle esperienze professionali pubblicate sui siti internet di tali aziende non appaiono particolari lavori attinenti l’incarico in oggetto? Perché non sono stati invitati altri studi professionali, molti dei quali locali, che hanno effettuato lavori molto importanti nel settore energetico?

Prof.ssa Maria Lucia Lanfredi ( Consigliere M5S di Cremona )

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