Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 09.42

In compagnia di Peppone e Don Camillo a Brescello sugli argini del PO ( Ciak si gira) | G. Carnevali

Brescello, dunque, teatro di una serie memorabile di set cinematografici, di esilaranti (ma anche veritiere, dopo tutto!) suggestive pellicole

| Scritto da Redazione
In compagnia di Peppone e Don Camillo a Brescello sugli argini del PO ( Ciak si gira) | G. Carnevali In compagnia di Peppone e Don Camillo a Brescello sugli argini del PO ( Ciak si gira) | G. Carnevali In compagnia di Peppone e Don Camillo a Brescello sugli argini del PO ( Ciak si gira) | G. Carnevali

Perché codesto inusuale “amarcord” (…mi ricordo)? Elementare, Gianni Carlo, talmente elementare che la nostalgia per quei vecchi  cari godibili film su don Camillo e Peppone mi ha giocato un brutto (meglio, bello scherzo, va là!). Così che recentemente sono andato a far nuovamente visita (dopo anni ed anni di assenza) al paese di Brescello, accogliente come non mai, là dove la finzione scenica è divenuta realtà. Una realtà di quei tempi, certo, ma non disdegnerei ammettere anche di “certi” nostri attuali retroscena tra laici e clericali. “Chennedici” tu che te ne intendi? Nooo, non volevo arrivare addirittura tra BIANCHI e ROSSI, nooooo! Brescello, dunque, teatro di una serie memorabile di set cinematografici, di esilaranti (ma anche veritiere, dopo tutto!) suggestive pellicole. Protagonisti  i due maggiori antagonisti (sindaco e parroco,”colorati” con diverse tonalità, già!), quei “Don Camillo e Peppone”. Sono pellicole ispirate ai racconti di Giovannino Guareschi, nato ad un tiro di schioppo dalle nostre parti, scrittore, inventore di personaggi che rimarranno immortali, fine umorista, graffiante, arguto ma tanto e poi tanto “diretto” al cuore delle persone, personaggi che hanno interpretato le più esilaranti comiche vicende di paese.  Sai Gianni Carlo che ci ho pure “desinato nostrano” in quel del paese di Brescello? Addirittura in una graziosa e caratteristica trattoria della quale mai e poi mai svelerò a “niuno” né il nome né tanto meno l’ubicazione.  Dicevamo appunto del pase di Brescello; dove sta di casa Brescello? Se prendiamo una cartina stradale, Brescello è un piccolo puntino sperso nella Bassa reggiana adagiato sulle sponde del fiume Po, con tanto di stazione ferroviaria (modesta, d’accordo, ma pur sempre una strada ferrata invidiata da tanti e poi tanti paesi d’Italia!). Brescello si trova in provincia di Reggio nell’Emilia, e fin qui niente di strano. Di strano (ma poi non tanto, va là!) c’è che quei “giovanotti” (eufemismo al fulmicotone!) che se la cantano e se la suonano un poco come me e come te, ecco appunto “io e te”! mica che ce la siamo persa una che è una di quelle coinvolgenti pellicole. Va be, tu magari eri seduto sulle gradinate di sinistra, io su quelle di centro…ma già allora ci soffrivo un poco. Già allora! Ora con codesto nuovo partito (il mio ed il tuo, che dovrebbe essere uno solo!) mica è più così, sai. Ora è peggio, molto peggio. Allora almeno ci si rispettava, adesso invece qualcuno ci deve aiutare a cambiare vita, altrimenti sono dolori! Dici che qualcuno di quelli che ce l’hanno un poco contro il boy-scout è nato arrabbiato? Dici che se l’avessero conosciuto da piccoli FORSE…si sarebbero calmati? Secondo me la cosa che quegli arrabbiati rimpiangono di più sono gli anni che hanno perso prima di incontrarlo. Tu che dici Gianni Carlo? Lo so, lo so, il “fantasma” da sui nervi a quegli arrabbiati, ma porca miseria quelli la che credono ai fantasmi…a me “mi” danno ancora più sui nervi. Si decidessero, una volta per tutte. Perché, vedi, avanti di codesto passo, a forza di riflettere…la gente s’è rotta le “balle” (scusa la parolaccia!) Ma veniamo a Brescello, un paese, un perenne set cinematografico, dove afa e gelo la fanno da padrona, peggio che da noi. La piazza, la chiesa con il municipio che sembra si scrutino di traverso, i portici dove i “compagni del sindaco Peppone” beffeggiano don Camillo che passa in bicicletta. Poi la casa di Peppone, l’edicola della Madonnina che non si riusciva ad abbattere. Tutto è rimasto come dal 1951 al 1970 (o quasi tutto!), anni in cui si sono effettuate le più sorprendenti riprese. Dai Gianni Carlo, facciamo due passi con Peppone e don Camillo, mica che li disdegnerai, vero? 

N.B. Qui ha termine la prima parte, così che vado con il punto ed a capo alla prossima puntata. Il tutto affinchè io, te e tutti “quegli” altri si venga su bene!

Giorgino  Carnevali (Cremona)

 

Segue 2° parte 

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