Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 23.57

In Italia più di 520 km di strade realizzate con gomma riciclata da pneumatici fuori uso

Il nuovo Decreto End Of Waste darà una nuova e rinforzata spinta al settore degli asfalti modificati

| Scritto da Redazione
In Italia più di 520 km di strade realizzate con gomma riciclata da pneumatici fuori uso

L’impiego del polverino di gomma riciclata dai pneumatici fuori uso (PFU) permette di realizzare asfalti dalle prestazioni ottimali e strade silenziose, sicure, performanti e che fanno bene all’ambiente.

Ecopneus, la società senza scopo di lucro tra i principali operatori della gestione dei PFU in Italia, dice che «L’interesse verso questa applicazione è in costante crescita anche in Italia viste le sue eccezionali proprietà: riduzione fino a 7 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli e una durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche; aspetto che consente anche un conseguente contenimento dei costi di manutenzione nel medio-lungo periodo. Gli asfalti modificati con gomma riciclata sono infatti una soluzione che permette di investire al meglio le risorse per le infrastrutture stradali, riducendo i disagi per gli utenti e l’impatto ambientale dell’attività di costruzione e manutenzione delle strade. Una tecnologia dalle elevate prestazioni e con più di 50 anni di esperienze internazionali, dagli Usa alla Svezia fino alla Spagna, a cui in Italia si sono già affidate 38 Province».

Secondo i dati forniti da Ecopneus «Ad oggi sono stati realizzati complessivamente in Italia oltre 520 km /corsie di strade con l’impiego di asfalto modificato con gomma riciclata da PFU, con un incremento rispetto allo scorso anno di oltre 170.000 mq di nuove strade realizzate in tutto il Paese».

I primi risultati di una recente sperimentazione in corso sulla rete stradale Anas hanno confermato le eccezionali proprietà di questi asfalti: l’intervento ha visto la realizzazione di pavimentazioni a bassa emissione sonora con asfalti modificati con polverino di gomma riciclata da PFU e con l’impiego di tecnologie di produzione “warm”, ossia a temperature più basse rispetto le tecnologie convenzionali.  Dai test è emerso che «L’impiego di tecnologie e materiali eco-compatibili rappresentano oggi la soluzione tecnica che centra meglio gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale, assicurando al contempo prestazioni in esercizio ottimali».

Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus, conclude: «Monitoriamo alcune strade con asfalto modificato realizzate anche 10 anni fa e le condizioni in cui si trovano così come le prestazioni meccaniche e acustiche sono praticamente inalterate rispetto la messa in esercizioPer il futuro, auspichiamo a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto End Of Waste, già firmato dal ministro all’ambiente Costa, che potrà dare rinnovato slancio e spinta ad una sempre maggiore diffusione di questa tecnologia. Il nuovo Decreto End Of Waste darà una nuova e rinforzata spinta al settore degli asfalti modificati e più in generale al mercato della gomma da riciclo perché definisce condizioni e caratteristiche che sanciscono per la gomma riciclata lo status di materia prima seconda. Una normativa nazionale permetterà di superare potenziali incertezze e disparità di interpretazioni normative e contribuirà in modo determinante a stabilizzare le attività delle aziende di riciclo, favorendo inoltre lo sviluppo di nuove applicazioni e il consolidamento di quelle esistenti, in particolare l’impiego del polverino di gomma riciclata nei conglomerati bituminosi per la realizzazione di asfalti modificati “silenziosi” e durevoli».

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