Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 23.33

Inceneritori lombardi. Bassi (Pd): “Ambiente e tecnologia vanno di pari passo”

Inceneritori lombardi. Bassi (Pd): “Ambiente e tecnologia vanno di pari passo”

| Scritto da Redazione
Inceneritori lombardi. Bassi (Pd): “Ambiente e tecnologia vanno di pari passo”

“Il M5S torna a parlare di inceneritori lombardi, per bocca del suo consigliere regionale, e lo fa nel solito modo: si scaglia sulle scelte a livello di società partecipate sul territorio, dice che la termovalorizzazione sia un business alimentato dai partiti, sostiene che bruciando i rifiuti si blocca l’economia circolare, si scandalizza perché una quota di rifiuti inceneriti provenga da altre regioni”.

Il riassunto è di Jacopo Bassi, capogruppo del Pd a Crema e ora anche consigliere provinciale. “Sulle scelte politiche, per carità, ogni critica è legittima. Certo, sarebbe interessante conoscere la proposta alternativa dei Cinque Stelle, ma sembra sia chiedere troppo”, aggiunge.

Di contro, per Bassi alcune osservazioni sulle questioni più squisitamente ambientali paiono veramente poco fondate.

“In ordine sparso: bruciare i rifiuti per ottenere energia non è mera questione di business, ma la pratica di smaltimento migliore per la frazione indifferenziata, a cui fanno ricorso, nel rispetto dei limiti delle emissioni, tutti i Paesi europei. Per l’indifferenziato, l’alternativa è la discarica, che ha un impatto ambientale molto superiore. Per questo, un termovalorizzatore, se ben integrato in un sistema di gestione dei rifiuti, è perfettamente funzionale agli obiettivi di sostenibilità di un territorio”. Non c’è dualità per il consigliere dem rispetto all’economia circolare, ma complementarietà: “I Cinque Stelle non vogliono capire che è impossibile riciclare il 100% dei rifiuti, e che a valle del processo di riciclo si produce una frazione che non si può riciclare ulteriormente. Anche in questo caso, la termovalorizzazione è un’alternativa migliore alla discarica”.

I pentastellati si sono lamentati anche dell’importazione di rifiuti da altre regioni: “Il problema sta proprio nel fatto che le altre regioni hanno meno inceneritori della Lombardia, anche per le resistenze dei grillini, e preferiscono pagare per smaltire altrove la loro spazzatura”, sostiene Bassi. Non mancano altre critiche alle prese di posizione del pentastellato Marco Degli Angeli. “In definitiva – conclude l’esponente del Pd – la sostanza è: non si può essere dalla parte dell’ambiente e allo stesso tempo essere contro la tecnologia”.

Degli Angeli: “Bassi si arrampica sugli specchi”

“Spiace apprendere tanta disinformazione, semplificazione e deformazione della realtà da parte del neo consigliere provinciale Bassi, che arriva addirittura a negare che la termovalorizzazione sia un business. Bassi purtroppo non conosce i numeri o se li conosce fa finta di non ricordarli. Rammento che ogni anno il comune di Cremona riceve cifre attorno ai 300.000 euro, a cui vanno poi sommati gli utili che oggi sono di A2A e che prima erano di Lgh. Se Bassi sostiene che questo non sia un business, significa allora ignorare la realtà dei fatti e non considerare i numeri veri e certificati”, replica Degli Angeli.

Marco Degli Angeli (consigliere regionale M5S) e, sopra, Jacopo Bassi (consigliere provinciale Pd)

Per il grillino è impossibile non porsi domande in merito al fatto che il 32% di quello che viene bruciato in Lombardia proviene da altre regioni. “Si fanno utili (e i dati sono incontestabili) e nel frattempo la qualità di vita del territorio viene sacrificata. Per me non è accettabile. Questi sono i dati e i numeri: negare i fatti significa volersi arrampicare sugli specchi. Se poi sommiamo ai rifiuti urbani, quelli speciali e le tonnellate di fanghi di depurazione importate da fuori regione, di questo passo il destino della nostra regione sarà quello di diventare (e in parte lo è già) la meta turistica preferita dei rifiuti di ogni genere. Onestamente credo che la Lombardia e la nostra provincia meritino un destino differente”.

Per Degli Angeli “è ovvio che non tutti gli inceneritori lombardi possano essere spenti, ma è altrettanto vero che quelli più vecchi, inquinanti e in eccesso rispetto al fabbisogno regionale, come ad esempio quello di Cremona, dovrebbero essere dismessi”.

Sabato sulle colonne del nostro settimanale in edicola l’approfondimento con dati e numeri forniti dal consigliere regionale grillino Degli Angeli sull’inceneritore di Cremona.

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