Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 12.31

Inclusione scolastica, Bordo (MDP): «Il Governo modifichi la proposta di Decreto»

Il Deputato: «Riaffermare il diritto alla piena educazione e istruzione dei bambini e dei ragazzi disabili»

| Scritto da Redazione
Inclusione scolastica, Bordo (MDP): «Il Governo modifichi la proposta di Decreto»

«Ho raccolto il grido d’allarme avanzato dalla Federazione Lombarda delle Associazioni di Persone con Disabilità con cui si denuncia come il Decreto legislativo 378 recante norme per l’inclusione scolastica, sottoposto al parere delle Commissioni Parlamentari, in realtà possa possa mettere in seria difficoltà le persone con disabilità e le loro famiglie. Per questo ho presentato, insieme alle colleghe lombarde Eleonora Cimbro e Giovanna Martelli e al capogruppo di MDP Francesco Laforgia, un’interrogazione urgente al Ministro dell’Istruzione e a quello del Lavoro e delle politiche sociali»: così Franco Bordo, Deputato di Articolo 1 - Movimento Democratico Progressista.

«Lo Schema di decreto presenta in realtà una serie di previsioni che rischiano di mettere in discussione le migliori esperienze di integrazione scolastica delle persone con disabilità in Italia, oltre che tradire le aspettative di tutte le persone con disabilità, dei loro familiari e delle loro Associazioni, poiché si afferma che i sostegni che fino a oggi hanno garantito l’integrazione scolastica (insegnanti di sostegno, assistenti alla comunicazione, educatori, trasporti, ausili...) vengono confermati ma “nei limiti delle risorse disponibili”, senza che venga specificato, soprattutto per le competenze attribuite agli Enti Locali, quali e quante risorse saranno messe a loro disposizione per renderne effettivo l’esercizio», aggiunge Bordo. «In concreto, i sostegni per l’inclusione rischiano di non essere più diritti esigibili e questo incontra la netta contrarietà del nostro gruppo, il Movimento Democratici e Progressisti. Le Associazioni che si occupano di disabilità ritengono che questo schema sia un passo indietro gravissimo in un contesto scolastico dove la formazione dei docenti alla didattica inclusiva continuerebbe a essere carente e dove la continuità educativa per i nostri ragazzi sarebbe garantita solo da un titolo di un articolo del decreto, vuoto di contenuti e, soprattutto, di adeguati finanziamenti», prosegue il parlamentare.

«Per i soggetti con disabilità, la scuola immaginata dal nuovo decreto è una scuola dove le decisioni sui sostegni necessari a garantire una reale inclusione di alunni e studenti verranno prese da commissioni formate da medici e le decisioni sulla loro vita saranno assunte in tre momenti, sganciati fra loro, dove alle famiglie non sarà più riconosciuta alcuna voce in capitolo, come anche alle organizzazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità. Così non va bene! Chiediamo allora al Governo di intervenire e di modificare la proposta di Decreto, tenendo conto delle valutazioni e delle richieste delle Associazioni competenti per riaffermare il diritto alla piena educazione e istruzione dei bambini e dei ragazzi disabili», conclude Franco Bordo.

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