Con la fine del sistema delle quote latte, messo in soffitta dalla UE a partire dal primo aprile, i produttori di latte slovacchi mostrano grande preoccupazione per il rischio di un’invasione sul mercato di latte straniero più economico che potrebbe mettere a terra il settore lattierocaseario slovacco. Per questo gli agricoltori lanciano l’invito ai consumatori slovacchi per acquistare latte e latticini espressamente slovacchi. La fine, dopo tre decenni, dei contingenti comunitari che limitavano la produzione lattiera potrebbe portare le catene commerciali a preferire latte proveniente dall’estero, dove spesso sovvenzioni governative più o meno nascoste in forma magari di minore tassazione e costo del lavoro, o anche le eventuali differenze nei tassi di cambio. Si potrebbe dunque innescare una guerra dei prezzi dove non è difficile che la produzione slovacca possa soccombere.
Gli operatori del settore rivendicano come punto forte dei prodotti nazionali la freschezza e qualità, fattori estremamente importanti per una dieta sana e di alta qualità, scrive oggi il quotidiano Pravda riportando le preoccupazioni degli allevatori, che sono del resto condivise anche dai loro colleghi in Repubblica Ceca e Ungheria. Inoltre, dicono le aziende di produzione e trasformazione, gli alimenti slovacchi, e ovviamente i latticini e lo stesso latte, seguono una legislazione nazionale che in Slovacchia e Repubblica Ceca è ancora più stringente di quella europea. Lo stesso non avviene in Polonia, dicono, dove vengono seguite soltanto le normative UE.
Fonte: DA BUONGIORNO SLOVACCHIA,