Un impianto in titanio su misura prodotto grazie a una stampante 3D è stato utilizzato dai medici e scienziati all’Ospedale universitario Pasteur di Kosice per ricostruire una porzione del cranio di un paziente, il secondo curato con questa tecnologia. Juraj Stopka, di 30 anni, aveva subito nove anni fa una grave lesione debilitante alla testa con trauma cranico. Tre mesi fa all’uomo, che era completamente dipendente dalle cure di altri, con un intervento chirurgico è stato fatto il nuovo impianto, che lo ha portato a un recupero completo. I medici si sono dichiarati sorpresi quando, con una sfida a scacchi, il paziente ha mostrato progressi che loro definiscono decisamente oltre le loro più rosee aspettative. A suo tempo, i chirurghi avevano rimosso un terzo dell’osso danneggiato, per sostituirlo con impianto provvisorio in acrilico, che esericitava pressione sui tessuti nervosi del cervello e fece perdere al paziente la capacità di comunicare e gradualmente anche le capacità motorie.
L’operazione è stata realizzata dal team del Dipartimento di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale, un reparto all’avanguardia, e il primo in Slovacchia a elaborare tecniche innovative nella chirurgia ricostruttiva, con un progetto finanziato dall’UE.
Nel 2013, il team di medici e scienziati hanno preso in esame il caso di Stopka, inserendolo in un programma per lo sviluppo e la produzione di impianti su misura gestito da scienziati del CEIT Biomedical Engineering Institute di Kosice in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università di Tecnologia della stessa città. L’impianto su misura, che ha coperto le carenze delle ossa facciali e craniche del paziente, è stato coperto dall’assicurazione sanitaria.
DA BUONGIORNO SLOVACCHIA, IL 15 AGOSTO 2014