Secondo il bollettino climatico mensile del Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dall’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts delle Commissione Europea, che riporta i cambiamenti osservati nella temperatura globale dell’aria in superficie, della copertura di ghiaccio e delle variabili idrologiche, «A livello globale, aprile 2020 ha registrato le stesse temperature di aprile 2016, il più caldo mai registrato. Le temperature sono state particolarmente al di sopra la media nell’Eurasia centrale e settentrionale e in alcune zone della Groenlandia e dell’Antartide, ma sensibilmente sotto la media in vaste aree del nord America. In Europa le temperature sono state molto al di sopra della media in diversi Paesi occidentali, ma al di sotto della media nelle zone a nord est».
Sia l’Artico che l’Antartide hanno visto una copertura del ghiaccio marino inferiore rispetto alla media del 1981-2010. Il tempo è stato più secco della media in gran parte dell’Europa continentale, ma più umido della media nella penisola iberica.
Tutti i risultati del bollettino climatico di copernicus si basano sulle analisi meteorologiche generate da modelli numerici di previsione meteorologica utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteo dislocate in tutto il mondo.