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L’ensemble Auser Musici a Cremona, presentazione del nuovo triplo cd al Ponchielli

Appuntamento per venerdì 22 maggio, alle 17:30, nel foyer del teatro (ingresso libero). Il sito ufficiale è www.ausermusici.org/it

| Scritto da Redazione
L’ensemble Auser Musici a Cremona, presentazione del nuovo triplo cd al Ponchielli

Uscito ufficialmente il 23 marzo 2015 su etichetta Glossa, Il Bajazet è il nuovo triplo cd registrato dall’ensemble Auser Musici, diretto da Carlo Ipata. Si tratta della prima incisione in assoluto dell’opera in tre atti di Francesco Gasparini (Camaiore, 1661-1727). Il triplo album sarà presentato in prima nazionale venerdì 22 maggio 2015 alle ore 17:30 presso il foyer del Teatro Ponchielli. L’evento precede l’esibizione dell’ensemble in Il gran teatro del mondo. L’opera da Firenze all’Europa, che si terrà all’Auditorium del Museo del Violino alle ore 21:00 ed è inserito nel cartellone del Monteverdi Festival, con il soprano Ewa Gubanska, vincitrice nel 2014 del prestigioso Concorso Händel di Londra.

Autore sopraffino, Gasparini finì presto nell’oblio, oscurato da Vivaldi, Porpora e dallo stesso Händel, il quale pur si servì della musica e del talento del suo contemporaneo toscano. Proprio il rapporto tra Gasparini e Händel aggiunge all’operazione di Auser Musici grande interesse musicologico. Numerose le corrispondenze tra Il Bajazet (1719) e Il Tamerlano (1724), non ultima l’omonimia (una prima versione del Bajazet – 1711 – era intitolata appunto Tamerlano) e la presenza del celebre “baritenore” Francesco Borosini, che interpretò il ruolo di Bajazet in entrambe le opere e che, una volta a Londra per cantare Il Tamerlano, suggerì a Händel alcune modifiche sulla base della partitura di Gasparini, come lo splendido recitativo accompagnato della scena finale.

Il Tamerlano di Auser Musici, registrato live tra il 29 giugno e il 6 luglio 2014 presso la Chiesa del Crocifisso di Barga (Lucca) nell’ambito del Festival Opera Barga, si basa sulla partitura usata per la prima esecuzione del 1719 a Reggio Emilia, che Gasparini adattò per il cast stellare dell’epoca: Borosini (Bajazet), Antonio Bernacchi (Tamerlano), Marianna Bulgarelli (Asteria) e la superstar Faustina Bordoni (Irene). Gli stessi ruoli, nella registrazione Glossa sono interpretati rispettivamente da Leonardo De Lisi, Filippo Mineccia, Giuseppina Bridelli e la Gubanska, selezionati insieme ad Antonio Giovannini (Andronico), Benedetta Mazzucato (Clearco), Raffaele Pe (Leone), Giorgia Cinciripi (Zaida). Alle audizioni hanno partecipato oltre 100 cantanti da tutta Europa.

L’operazione, finanziata grazie a una campagna di crowdfunding, getta una nuova luce su Gasparini. Già noto come importante teorico della prassi del basso continuo (autore de L’armonico pratico al cembalo, 1798), si scopre ora essere un sofisticato e preparato compositore di drammi per musica, di cui Il Bajazet è uno degli esempi migliori.

Ipata, appassionato ricercatore di musica ingiustamente dimenticata e direttore dell’operazione, commenta così: «Il Bajazet mostrava diversi problemi di interpretazione, a cominciare dai recitativi. Armonie dissonanti, improvvisi cambi di tonalità, intervalli insoliti, la coralità di alcune scene d’insieme contribuiscono a creare una tensione incredibile, anche per l’ascoltatore odierno. Per l’orchestrazione ci siamo basati sui due manoscritti esistenti, quello di Vienna e quello di Meiningen, che presentavano oltre agli archi anche due oboi e due corni».

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