Qualcosa non torna e per questo i tecnici del Ministero della Salute hanno raggiunto Napoli per verificare da vicino la situazione negli ospedali della città. Lo stesso stanno facendo in queste ore i carabinieri dei Nas, che stanno confrontando gli ultimi bollettini diffusi dalla Regione Campania con la realtà sul territorio.
Il governatore Vincenzo De Luca, però, respinge al mittente le accuse e conferma l’assoluta trasparenza dei dati diffusi:
Stiamo assistendo in questi giorni, in queste ore, a vicende intollerabili: uno sciacallaggio mediatico senza precedenti sulla sanità campana, teso ad accreditare l’idea di manovre oscure messe in atto per nascondere la realtà; esempi di comportamenti scandalosi e irresponsabili sul piano delle competenze istituzionali e delle responsabilità personali.
Il governatore se la prende coi cittadini che starebbero conducendo una vita pressoché normale e con le autorità che dovrebbero effettuare i controlli:
Sono clamorose e davvero insostenibili le immagini del lungomare di Napoli con assembramenti vergognosi e nella più totale assenza di ogni forma di controllo. Agli occhi dell’Italia basterebbero quelle immagini per motivare una zona strarossa al di là dei dati ospedalieri e sanitari.
De Luca è talmente convinto di aver ragione da aver proposto un confronto pubblico col Ministro Speranza non soltanto sui dati della Campania, ma su quelli di tutte le Regioni:
Essendo io l’unico che ha sollecitato, in dissenso dal governo, misure nazionali rigorose e unitarie, chiedo un confronto di merito e pubblico sui dati oggettivi del sistema sanitario campano, nell’ambito di una verifica ineludibile dei dati di tutte le regioni.
Il confronto, non è chiaro se pubblico o privato, è in programma per oggi e già entro la fine della giornata dovrebbe arrivare un responso sul possibile cambio di “colore” della Campania, con tutte le conseguenze del caso per i cittadini.