Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 18.10

La CGIL sostiene i Referendum Riprendiamoci il Voto

| Scritto da Redazione
La CGIL sostiene i Referendum Riprendiamoci il Voto

La CGIL sostiene i Referendum Riprendiamoci il Voto
Dalla fine di giugno al 30 settembre sarà possibile sottoscrivere la richiesta per tre
referendum abrogativi degli aspetti più negativi dell’attuale legge elettorale, il
cosiddetto “ Porcellum”.
Promuove questa importante iniziativa un comitato formato da autorevoli personalità
del mondo culturale, economico, sociale ed artistico, di orientamento politico anche molto diverso.
Si tratta di Stefano Passigli, Giovanni Sartori, Enzo Cheli, Tullio De Mauro,Gianni Ferrara, Massimo Villone, Jacopo Sce, Daniel Pommier, Andrea Carandini, Gustavo Visentini, Claudio Abbado,
Dacia Maraini, Renzo Piano, Inge Feltrinelli, Innocenzo Cipolletta, Margherita Hack, Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Massimo Teodori, Umberto Ambrosoli, Domenico Fisichella, Enrico Scoppola.
I quesiti intendono abrogare il carattere bloccato delle attuali liste elettorali, con i candidati indicati dai partiti senza che chi vota possa sceglierli con la propria preferenza, il premio di maggioranza
(cioè quello strumento che assicura il 55% dei seggi alla lista che consegua anche un solo voto in più rispetto alla seconda), l’obbligo di indicare preventivamente il candidato alla Presidenza
del Consiglio, le soglie di sbarramento differenziate.
Occorrono 500.000 firme valide entro il 30 settembre perché il referendum possa svolgersi.
L’utilità dei quesiti proposti, in una materia complessa come quella elettorale, e sulla quale grandi sono le divisioni delle diverse forze politiche, sarebbe quella, in caso di approvazione, di eleggere Camera
e Senato senza premio di maggioranza, con il sistema proporzionale e la possibilità di esprimere un voto di preferenza:
la soglia per accedere alla Camera sarebbe del 4% dei voti, al Senato varierebbe da regione a regione in relazione al numero di senatori da eleggere.
La CGIL guarda con interesse a questa iniziativa, proposta da autorevoli personalità alle cittadine e ai cittadini per cancellare una legge elettorale ingiusta e sbagliata e favorire un funzionamento più corretto e rispettoso della Costituzione del nostro sistema politico e istituzionale

fonte: cgil nazionale
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Presentazione del REFERENDUM
E’ necessario modificare al più presto l’attuale legge elettorale per portare rimedio ai
gravi danni che essa provoca al nostro sistema politico.
I suoi principali difetti: le liste bloccate, il premio di maggioranza, le deroghe
alla soglia di sbarramento e l’obbligo di indicazione del candidato premier.
1. Liste bloccate. Le liste bloccate privano gli elettori del diritto di scegliere i
propri rappresentanti e ledono irrimediabilmente l’equilibrio tra i poteri. Un
Parlamento di “nominati” non ha infatti alcun reale potere nei confronti del
Governo e del Presidente del Consiglio.
2. Il premio di maggioranza. Così esiste solo in Italia e ha effetti opposti a
quelli auspicati. Attribuendo il 55% dei seggi alla lista che ottiene un voto più
delle altre (anche se ha il 35% dei voti), questo meccanismo obbliga anche i
partiti maggiori alla ricerche di qualsiasi voto utile. La conseguenza sono
coalizioni sempre più ampie e inevitabilmente eterogenee. Nessuna stabilità del
governo, anzi: frammentazione della maggioranza di governo e paralisi della
sua attività.
3. Soglia di sbarramento. L’attuale soglia di sbarramento al 2% per le liste
collegate in coalizione è un ulteriore incentivo alla frammentazione. Mantenere
una soglia unica al 4% garantisce la presenza alla Camera dei partiti più
rappresentativi, “costringendo” le forze minori ad unioni reali (un unico simbolo,
un’unica lista) senza scorciatoie come le coalizioni elettorali. Al Senato il
sistema dei collegi consentirà nelle Regioni più grandi la rappresentanza anche
di forze decisamente minori
4. Indicazione del candidato premier. L’obbligo di indicare il candidato Capo
del governo interferisce con le prerogative del Presidente della Repubblica che
può e deve scegliere in assoluta autonomia. Inoltre tale meccanismo tende a
trasformare il nostro sistema da parlamentare in semi-presidenziale senza i
contrappesi dei sistemi presidenziali.
Un positivo risultato dei referendum che proponiamo vedrebbe la Camera eletta con
metodo proporzionale, senza premio di maggioranza e con una soglia di sbarramento
al 4%. Gli eletti non sarebbero più nominati dai segretari partito ma scelti tra i
candidati attraverso la preferenza unica.
Il Senato verrebbe eletto su base regionale con metodo proporzionale, senza premio
di maggiorana in collegi uninominali, con una soglia di sbarramento determinata
dall’ampiezza delle Circoscrizioni.
Il referendum abrogativo è per sua natura uno strumento imperfetto, ma spesso è
necessario per superare la paralisi dei partiti ed aprire la via a decisioni del
Parlamento, che resta ovviamente libero di integrare o modificare l’assetto risultante
dal referendum (sui collegi uninominali, sul voto di preferenza, etc.).
L’attuale legge elettorale rappresenta la peggiore di tutte le possibili soluzioni: ha
aumentato la frammentazione; ha reintrodotto il trasformismo parlamentare; ha
massimizzato il potere negoziale di piccole formazioni e notabili locali; grazie ad un
abnorme premio di maggioranza mette a rischio tutte le istituzioni di garanzia che
possono essere elette e controllate da maggioranze del 35%-40%.
La via parlamentare resta la via maestra.
Ma, poiché il Parlamento non ha saputo riformare la legge la legge elettorale, né è
presumibile possa farlo nell’attuale situazione politica, il Comitato promotore ha deciso
di depositare i quesiti in Cassazione dando concreto inizio all’iter referendario.
Abrogare l’attuale legge è dunque non un ritorno al passato, ma un passo necessario
a garantire l’equilibrio tra poteri e a preparare un più corretto funzionamento del
nostro sistema politico-istituzionale.

per saperne do più clicca qui:
www.referendumleggeelettorale.it

In allegato i quesiti:

http://www.welfarenetwork.it/images/stories/Allegati/i_quesiti.pdf

 


 

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