Domenica, 19 maggio 2024 - ore 07.05

La priorità dimenticata della lotta alla povertà | S.Cofferati

| Scritto da Redazione
La priorità dimenticata della lotta alla povertà | S.Cofferati

Gli effetti delle crisi economiche sono inevitabilmente iniqui, colpiscono con maggiore durezza le fasce più deboli della popolazione, ne riducono le capacità di consumo anche dei beni più essenziali e la stessa possibilità di una vita libera e dignitosa. Siamo stati abituati a pensare alla povertà come un fenomeno marginale e quasi invisibile, un fenomeno che nell'era del consumo globale era quasi sparito dalle nostre società. Invece non solo il fenomeno esiste ma, come dimostrano tutte le statistiche, è in progressivo e assai preoccupante aumento sia in Italia che nel resto d'Europa. I recenti dati Istat ed Eurostat sulle persone povere e a rischio povertà rappresentano efficacemente l'aggravarsi di una tendenza di progressivo aumento in atto ormai da diversi anni. Questa situazione è data non solo dalla sempre più grave crisi economica e sociale, ma anche dalla mancanza di risposte pubbliche adeguate a questo drammatico fenomeno.
All'ordine del giorno della discussione politica non compare oggi questo tema, che pure dovrebbe essere un'assoluta priorità. Non ci s'interroga sulle cause della crescente povertà, non si discute sulle possibili azioni per sostenere, in questo momento di estrema difficoltà, le fasce più deboli della popolazione.
Questa situazione non è più accettabile. Il Partito Democratico e la coalizione dei Progressisti, nel solco dei valori che hanno sempre caratterizzato l'orizzonte politico della sinistra italiana ed europea, devono combattere questa tendenza e porre con forza il tema della lotta alla povertà, della giustizia sociale e della necessità di politiche redistributive.
Le azioni concrete dovrebbero orientarsi su tre direttrici:
innanzitutto va creato al più presto un sistema di reddito minimo garantito, che consenta di alleviare le drammatiche conseguenze della crisi sulle fasce più deboli della popolazione.
In secondo luogo si deve spostare il peso della tassazione dai redditi più bassi e da lavoro ai redditi più alti e derivanti da capitale e rendite (anche attraverso una tassa patrimoniale e la tassa sulle transazioni finanziarie).
Infine è necessaria una nuova attenzione ai servizi pubblici universali. Le priorità devono essere quella di restituire risorse ai servizi sociali, per i quali i trasferimenti da parte dello Stato agli enti locali sono stati sostanzialmente azzerati negli anni del Governo Berlusconi, e quella di investire su istruzione e formazione, settori nei quali ancora si soffrono le conseguenze dei provvedimenti di Tremonti e Gelmini.
Le risorse per queste azioni dovrebbero venire da strumenti che consentano di chiedere un contributo ai componenti più forti della nostra comunità che, in questa fase di crisi, mantengono maggiori risorse rispetto alla maggioranza della popolazione o hanno addirittura visto aumentare la loro ricchezza.
La lotta alla povertà è una priorità non più differibile o ignorabile. La carta di intenti per le primarie della Coalizione dei Democratici e dei Progressisti rappresenta in questo senso un primo importantissimo passo avanti nella definizione di una strategia contro la povertà e contro l'eccessiva disuguaglianza, é ora fondamentale che questa non solo sia parte del programma dei progressisti, ma che assuma una posizione centrale.

fonte | http://www.sergiocofferati.it/media_center_dett.php?news_id=210&cat_id=2

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