LA REALTÀ IMMAGINATA DI LORENZO VALE IN MOSTRA AL CENTRO ARTE PERINI
CASTELVETRO P.NO. “La realtà immaginata” è il titolo della mostra personale di Lorenzo Vale allestita dal 5 novembre al 3 dicembre presso il Centro Arte Perini. Negli spazi di Località Ponte 7 l’artista presenta una serie di lavori recenti. Nato a Gemona del Friuli, si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con i maestri Ennio Finzi e Riccardo Guarneri.
Deciso a conoscere da vicino le opere d’arte presenti nelle città del mondo compie alcuni viaggi di formazione in cui ha modo di confrontarsi con modi e stili pittorici a lui congeniali. Recentemente ha esposto a Venezia, presso la galleria Arkè, a Trieste, alla Sala del Consiglio regionale, a Conegliano, nelle sale di Palazzo Sarcinelli, a Milano, nella storica Libreria Bocca, con testo in catalogo di Vanni Cuoghi, a Bellano, presentato da Velasco Vitali, e a Ponte San Pietro. Lorenzo realizza le sue opere nello Spazio di via Divisione Julia 6 a Udine. «Chiamare le cose, dare il nome, significa conferire identità alle cose stesse», spiega il co-curatore Luca Nava. «Con questo presupposto Lorenzo Vale presenta una raccolta di dipinti accomunati dall'appartenenza al ciclo dei “giardini enigmatici”.
L'arte di Vale si muove sul doppio binario della descrizione di una realtà empirica, oggettiva, e una realtà immaginata, soggettiva, come recita il titolo dell'esposizione.
Lo sguardo sulle cose, sugli animali o sui luoghi che ospitano le scene che l'autore illustra è uno sguardo dunque che afferisce a un ordine di valori differente per l'una e l'altra dimensione. Se con le parole si descrivono i contenuti formali e si pronunciano i titoli delle opere, la semantica che scaturisce dal rapporto fra immagini e parola, rimanda al modo biunivoco ineludibile di leggerne i contenuti, svincolati dall'essere aderenti a leggi fisiche di tempo e spazio da una parte, vicini al mondo concreto e pertanto rispondenti alle leggi di natura dall'altra.
Da questi elementi Vale estrae opere dal tenore fortemente allusivo divenendo altrettanto enigmatico, come lo sono, appunto i suoi giardini». «L’arte di Lorenzo, aggiunge l’altro curatore, Simone Fappanni, s’incardina nel segno dell’autentica sperimentazione, con opere di forte intonazione meta-narrativa che, pur partendo da riferimenti concreti, immediatamente identificabili, è in grado di generare una realtà dove la dimensione mimetica s’interseca con quella lirica, costituendo una dimensione “altra” in cui il pensiero diventa emozione e permane a lungo nella mente del fruitore». La mostra è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30, giovedì solo al pomeriggio