Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 17.38

Latte, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha approvato il Piano produttivo

Riceviamo dall’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere e pubblichiamo

| Scritto da Redazione
Latte, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha approvato il Piano produttivo

Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano ha approvato il Piano di regolazione dell’offerta che sostituirà quello in scadenza alla fine del 2016. I voti favorevoli sono stati 291, 65 gli astenuti e uno solo contrario. «Il punto di partenza», ha spiegato durante l’assemblea il Vicepresidente vicario Adolfo Filippini, «è rappresentato dall’equilibrio tra la quota comprensoriale di riferimento e le quote latte assegnate lo scorso anno direttamente ai produttori, meccanismo che non solo ha consentito di fissare con chiarezza i livelli produttivi in capo al singolo allevatore, ma soprattutto di generare un nuovo valore reale per gli appartenenti alla filiera del Parmigiano a seguito della cessazione del regime europeo sulle quote latte, che ha azzerato ogni possibilità di scambio e di cessione remunerata per quelle stesse quote». Il nuovo Piano prende a riferimento 17.550.000 quintali di latte trasformabile nel comprensorio, garantendo però uno spazio di crescita fino al limite massimo di 18.250.000 quintali di latte, corrispondenti all’ammontare complessivo delle quote latte assegnate agli allevatori.

I produttori che rispetteranno la quota assegnata non saranno assoggettati ad alcuna contribuzione aggiuntiva, che invece scatterà modularmente in relazione allo “sforamento” partendo da 5 euro per quintale latte sino al 3% di esubero per arrivare sino a 20 euro nel caso in cui la quota eccedente superi il 9%. Oltre alle compensazioni favorevoli alla montagna, un occhio di riguardo è riservato ai giovani, che nel caso di primo insediamento per tre anni usufruiranno di sconti proprio sulle contribuzioni aggiuntive legate a eventuali produzioni in eccesso. Dopo l’approvazione dell’Assemblea, il Piano passa ora al vaglio dei singoli produttori, che entro il 31 maggio dovranno singolarmente aderire in misura non inferiore al 66%, quota indispensabile affinchè il Piano vada in porto e possa essere approvato entro l’anno dal ministero delle Politiche agricole.

Nell’ipotesi peraltro remota in cui i produttori non aderissero, cesserebbe ogni possibilità di programmazione e a quel punto anche le quote individuali perderebbero ogni efficacia. L’Assemblea del Parmigiano Reggiano ha anche approvato il bilancio 2015 – 21,247 milioni di euro di ricavi e 42.000 di utile – che ha registrato un significativo incremento degli investimenti in comunicazione sul mercato interno: +1,2 milioni di euro anche in coincidenza con Expo per una cifra complessiva di 6,3 milioni, a azioni sull’estero per un importo vicino ai 4 milioni, con le più forti azioni sugli Stati Uniti (che hanno chiuso il 2015 con un +35%), Giappone, Francia (primo mercato) e Germania, slittata al terzo posto e superata proprio dagli Stati Uniti.

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