Sabato, 05 ottobre 2024 - ore 08.07

Lavoro Cgil-Cisl-Uil a Di Maio: subito un tavolo sugli ammortizzatori sociali

La richiesta unitaria di Cgil, Cisl e Uil. “Tutti i segnali fanno prevedere un periodo difficile, in particolare per il settore industriale. Bisogna fare in fretta, perché il vento della crisi non ha mai smesso di soffiare”

| Scritto da Redazione
Lavoro Cgil-Cisl-Uil a Di Maio: subito un tavolo sugli ammortizzatori sociali

Lavoro Cgil-Cisl-Uil a Di Maio: subito un tavolo sugli ammortizzatori

La richiesta unitaria di Cgil, Cisl e Uil. “Tutti i segnali fanno prevedere un periodo difficile, in particolare per il settore industriale. Bisogna fare in fretta, perché il vento della crisi non ha mai smesso di soffiare”

“Chiediamo al ministro del Lavoro di aprire con le organizzazioni sindacali un tavolo di confronto sugli ammortizzatori sociali che, con le ultime riforme, hanno subito profonde modifiche, non sempre condivisibili e che nel tempo hanno mostrato tutti i propri limiti”. Lo affermano Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria firmata dai segretari Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese.

Le tre sigle sono infatti preoccupate per le stime sulla crescita e l’incremento delle ore di cassa integrazione, che segnalano una frenata degli ordini e un calo delle commesse, in particolare nel settore industriale. “È in momenti come questi – affermano – che grazie a robusti ammortizzatori sociali si garantisce al nostro sistema d’impresa una maggiore tenuta sia produttiva che sociale, assicurando il mantenimento dell’occupazione e la garanzia del salario”.

“Si tratta – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – di misure volte a fornire un adeguato sostegno in favore delle tante imprese in situazioni di ristrutturazione non concluse, prossime all’uscita dalla crisi, ovvero interessate da procedure concorsuali: tutte questioni in parte affrontate, ma che dovrebbero essere affinate, consolidate e soprattutto rese strutturali”.

Perciò “è necessario, dopo più di tre anni dall’introduzione delle riforme del Jobs Act, fare le verifiche su quali misure hanno funzionato e quali invece hanno la necessità di essere corrette o modificate anche guardando a quanto emerge dalle analisi e dai monitoraggi effettuati in questi anni e dalla situazione reale nei territori”.

“La stessa Naspi, la misura di sostegno ai lavoratori che hanno perso l’occupazione, mostra delle falle e necessita di modifiche, in particolare, ma non solo, nei confronti di alcune categorie di lavoratori come i dipendenti dei consorzi agricoli o i lavoratori stagionali. Tra l’altro non si capisce la ragione della sospensione per tre anni di uno strumento di politica attiva per sostenere ed accompagnare i lavoratori disoccupati nelle transizioni da un lavoro all’altro come l’assegno di ricollocazione”.

Così conclude la nota: “Abbiamo il dovere di trovare soluzioni per questi lavoratori e crediamo che la maniera giusta per intervenire sia quella del confronto, della discussione e della ricerca degli interventi più adatti. Per questo ribadiamo la necessità di aprire un tavolo di confronto di natura tecnica, e chiediamo al ministro del Lavoro di farlo in fretta, perché il vento della crisi non ha mai smesso di soffiare”.

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