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Le Regioni possono differenziare le aree. I Presidenti avranno il coraggio di farlo?

Uno dei nodi del nuovo DPCM 3 novembre 2020 riguarda la libertà di manovra delle regioni. Saranno individuate diverse aree nelle regioni?

| Scritto da Redazione
Le Regioni possono differenziare le aree. I Presidenti avranno il coraggio di farlo?

Una delle domande più gettonate delle ultime ore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM 3 novembre 2020 è: all’interno di una singola regione potranno essere applicate norme diverse ad aree diverse? La risposta è sì e si trova nello stesso provvedimento al comma 2 dell’articolo 2, che recita:

Con ordinanza del Ministro della Salute adottata ai sensi del comma 1, d’intesa con il Presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dell’applicazione delle misure di cui al comma 4.

Le misure del comma 4 sono quelle che vietano l’entrata e uscita dalle regioni e gli spostamenti tra comuni e la sospensione delle attività di ristorazione. Sono, in sostanza, le norme che differenziano un’area arancione da un’area gialla. Questo significa che il DPCM prevede che all’interno di una Regione “arancione” possano essere individuate delle aree “gialle”, quindi nelle quali possano essere applicate norme meno restrittive, ma lascia ai Presidenti di Regione il compito di differenziarle, anche se poi a decretarle sarà, di fatto, il ministro della Salute Roberto Speranza, proprio come è avvenuto finora con le singole ordinanze, sempre firmate da lui d’intesa con i vari Presidenti.

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