Il trucco c'è .... e si vede.
La lega non ha più da tempo il simbolo dello spadone, acquistato da Berlusconi per 70 miliardi delle vecchie lire e pagamento a rate per poter sempre esercitare il ricatto in caso di "disobbedienza politica". Ora scatta il ricatto: la Lega non deve presentarsi alle elezioni nazionali, perchè dovrebbe chiarire alla base l'operazione "70 miliardi"; ecco pronto l'escamotage di non presentarsi in modo da lasciare spazio libero al partito del cavaliere (comunque c.... (snip) si chiamerà); la pia illusione del cavaliere è quella di recuperare una parte dei voti leghisti, magari con l'appoggio di Bossi e del cerchio non più magico che lo circonda.
Maroni sta sbagliando tutto: non si rende conto che, se vuole ricominciare daccapo, deve liberarsi dei truffatori in servizio permanente effettivo, dire la verità alla base e restringere le sue aspettative alle regioni, al solo scopo di ottenere una equiparazione alle altre ragioni a statuto speciale.
Praticamente dovrebbe chiarire il ruolo di padrone assoluto che ha esercitato Bossi, famiglia e cerchio-non-più-magico.
Non può sperare di salvare i cavoli di Bossi (tanto la magistratura farà il suo corso) e la capra della Lega, sono inconciliabili, la salvezza di Bossi & C. passa per il tracollo definitivo della Lega, mentre la liquidazione di Bossi & C. salverebbe il salvabile, ma senza badare a sentimentalismi che non hanno storia.
Rosario Amico Roxas