Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 01.07

LEGGE FINANZIARIA, EUROPA, LA DISAMINA CHE SA DI PANICO di Giorgino Carnevali (Cremona)

Direttore d’un direttore, alzi la mano chi, almeno una volta, non si sia lamentato di qualcuno o di qualcosa.

| Scritto da Redazione
LEGGE FINANZIARIA, EUROPA, LA DISAMINA CHE SA DI PANICO di Giorgino Carnevali (Cremona)

LEGGE FINANZIARIA, EUROPA, LA DISAMINA CHE SA DI PANICO di Giorgino Carnevali (Cremona)

Direttore d’un direttore, alzi la mano chi, almeno una volta, non si sia lamentato di qualcuno o di qualcosa.

Per quanto si cerchi la parola “ad hoc” per stigmatizzare le molteplici criticità sopportate da ciascheduno di noi, questa nostra tanto amata patria mai ci volterà le spalle. Eppure noi rimaniamo attendisti, corporativamente “sfiduciati” nella fiducia di chi ci governa. Non abbiamo ben chiaro, anzi, non lo sappiamo affatto quale sia la piega che prenderà la nostra economia “unta” (da untore!) da quella legge finanziaria (finanza pubblica e politica di bilancio) che il governo del cambiamento sta disperatamente portando avanti “cum tantam testa dura”. Il nostro non è il panico del bambino all’imminenza della nascita, né tanto meno il morente al momento del passaggio. Il nostro panico (in un certo senso ma con qualcosa d’altro) è tutto quanto quotidianamente proviamo sulla nostra pelle, nel momento in cui non ci vengono fornite spiegazioni esaustive, ragguagli, motivazioni. Insomma sembra che, “de màan in màan”, eludano i  problemi per buttarci sabbia negli occhi. Aria fritta quella che ci giunge dalle sedute romane del governo del cambiamento? Promesse da marinaio? Belle domande. Del resto: “Chi gh’àa i dèent, gh’àa mìia el pàan”. Di giustezza, promesse senza i fondi necessari di copertura. Ed allora si vive alla giornata, chiappe al sole e testa all’ombra. Lo so che il cuore di ognuno di noi, intriso di un indicibile anelito di voler fare chiarezza, sanguina. E che la nostra disanima appare sempre più eccellente, legittima, ma chi ci rimetterà? Noi, loro? Eppure quella “fotografia che ogni giorno scattiamo a tutto tondo sul nostro paese”, con circospezione certo, mette in evidenza fatti, circostanze, luoghi, situazioni e criticità non di poco conto. Saggio potrebbe apparire: “Fidàase l’è bèen, ma fidàase mìia l’è mèi”. Di questo passo temo seriamente che finiremo inevitabilmente ai lavori forzati. Avessimo almeno dei fogli bianchi, matite colorate, colla, forbici, vedresti che altisonanti “taia e medega” a lor signori! Invece veniamo schiacciati dalla calura estiva o dalla brumosa invernale. E’ tutta la nostra vita, direttore. La ricetta per tirarsi fuori dalle “pettole”? “Te la do io l’Europa, te la do io la sfida a Bruxelles, te la do io la procedura di infrazione, te la do io la patrimoniale”.  

Giorgino Carnevali (Cremona)

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