Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 06.16

Lgh in A2A. Azzoni non ha ragione di Giampiero Carotti (Acqua Pubblica)

Signor direttore, ritengo importante commentare a nome del Comitato Acqua alcune considerazioni recentemente pubblicate nella rubrica delle lettere a firma di Giuseppe Azzoni, benché indirizzate ad altro soggetto. Esse infatti esemplificano bene quanta strada ancora si debba fare come abitanti di questo territorio per chiarire sino in fondo a tutti (persino a chi su altri temi si dimostra attento e illuminato, come è il caso di Azzoni) quale sia la reale portata di questa operazione Lgh-A2A.

| Scritto da Redazione
Lgh in A2A. Azzoni non ha ragione di Giampiero Carotti (Acqua Pubblica)

Signor direttore, ritengo importante commentare a nome del Comitato Acqua alcune considerazioni recentemente pubblicate nella rubrica delle lettere a firma di Giuseppe Azzoni, benché indirizzate ad altro soggetto.

Esse infatti esemplificano bene quanta strada ancora si debba fare come abitanti di questo territorio per chiarire sino in fondo a tutti (persino a chi su altri temi si dimostra attento e illuminato, come è il caso di Azzoni) quale sia la reale portata di questa operazione Lgh-A2A.

Cedere il pacchetto di maggioranza delle nostre aziende pubbliche, caro Azzoni, è una grave cessione di strumenti politico-amministrativi oltre e prima che di patrimonio. Certo che esistono soggetti ‘peggiori’di A2A, ma ciò è del tutto secondario rispetto all’elemento di fondo, che è l’entrata di un soggetto privato (e persino quotato in borsa) all’interno di una compagine esclusivamente pubblica. E’la logica di fondo a cambiare (come già si disse sul servizio idrico), allontanando le nostre aziende locali sempre più (e definitivamente) dalla finalità di produrre buoni servizi per la cittadinanza per adottare la cieca, squallida produzione di dividendi per gli azionisti. Con l’aggravante di fare profitti sfruttando monopoli naturali di clienti (non più cittadini). Certo che A2A ti vende lo specchietto della ‘partnership’, ma i numeri dicono chiaro che non sarà Lgh ad ‘acquisire dimensioni europee’, sarà A2A a papparsi allegramente un’enorme fetta di territorio, clienti e sapere aziendale, al costo di pochi euro e di una manciata (priva di rilevanza reale) di proprie azioni. Lgh avrà l’autonomia delle poltrone e del ‘giro’delle commesse e degli appalti del territorio (così le associazioni di categoria non si oppongono), ma nessuna reale autonomia sulla gestione dei servizi. La politica, così almeno ritengono i Comitati Acqua, non può mai ridursi alla ‘manutenzione dell’esistente’, ma individuare i processi in corso, analizzarli e agire di conseguenza. Se non progetta, crea e difende spazi pubblici in cui le logiche siano altre da quelle del mercato (quello stesso mercato che salva le banche e azzera i conti dei clienti), la politica che razza di ruolo si riserva?

Giampiero Carotti (per il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

1437 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online