Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 17.25

Liuteria, Cremona incontra Parma con una mostra su G. Sgarabotto.

Sabato 14 giugno, al Museo del Violino una mostra dedicata a Gaetano Sgarabotto, caposcuola della liuteria parmense

| Scritto da Redazione
Liuteria, Cremona incontra Parma con una mostra su G. Sgarabotto.

Cremona, giugno 2014. Sabato 14 giugno il Museo del Violino di Cremona inaugura la mostra “Gaetano Sgarabotto”, ultimo appuntamento della rassegna "Liutai italiani del Novecento nelle collezioni del Museo del Violino", dedicata agli “eredi” moderni di Stradivari. 

 

La figura di Gaetano Sgarabotto, caposcuola della tradizione liutaria a Parma, è protagonista di questa rassegna monografica allestita fino a venerdì 11 luglio in una sala del Museo. Per l’inaugurazione, alle ore 10.45 di sabato 14 giugno, è in programma una conferenza con i liutai Elisa Scrollavezza e Andrea Zanré

 

Nel Novecento a Parma la liuteria si sviluppa con particolare fermento. La storia della città (sede, a partire dal 1928, della prima scuola pubblica di liuteria in Italia) è fortemente segnata per tutta la prima metà del secolo dall’attività di Gaetano Sgarabotto.

 

Nato a Vicenza nel 1878, Sgarabotto si forma a Milano (dove si era trasferito nel 1901), presso il laboratorio dei Bisiach, assimilando ascendenze milanesi e cremonesi. Quindi, nel 1926, si trasferisce a Parma e due anni più tardi gli venne affidato l'incarico di dirigere la Scuola di liuteria annessa al Conservatorio di musica. L'esperienza della scuola si conclude dopo nove anni, nel 1937, ma nel frattempo si contraddistingue per la qualità dell'insegnamento impartito: tra gli allievi, oltre al figlio Pietro, Sesto Rocchi e Raffaele Vaccari.

 

Sgarabotto ottiene significativi riconoscimenti nelle rassegne di Torino (1898), Parigi (1900), Milano (1906), Bruxelles (1910), Roma (1920) e Bologna (1931). Nel 1937 partecipa e viene premiato all'Esposizione di Cremona che celebra il bicentenario della morte di Antonio Stradivari. 

 

La mostra storica, curata da Fausto Cacciatori, parte dagli strumenti delle Collezioni del Museo del Violino per celebrare l'estro ed il gesto creativo di Sgarabotto, autore assai prolifico ed eclettico, capace di affermare una propria identità stilistica ispirandosi agli autori più diversi: dalla predilezione per i modelli Amati all'uso frequente di forme di Giovan Battista Guadagnini, dagli esemplari nuovi alle copie, segnando una traccia importante e fruttuosa nella liuteria del Novecento.

 

La visita della mostra e la partecipazione alla conferenza sono compresi nel biglietto di ingresso al Museo del Violino.

 

1026 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria