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Lombardia Maroni vuole anticipare le regionali in autunno 2017

Due emendamente alla "semplificazione 2017" su referendum consultivo e legge elettorale svelano l'intento del governatore

| Scritto da Redazione
Lombardia Maroni vuole anticipare le regionali in autunno 2017

Roberto Maroni sta preparando le condizioni per il voto anticipato per le regionali in autunno. Va in questa direzione l'emendamento presentato mercoledì a sua firma, e approvato giovedì in commissione Affari istituzionali, alla legge di semplificazione 2017 con cui blinda il referendum consultivo sull'autonomia, sottraendolo alle norme che lo vedrebbero rinviare in caso di scioglimento del Consiglio alla nuova legislatura.

Maroni, a dire il vero, aveva presentato anche un secondo emendamento che conteneva le modifiche alla legge elettorale, per adeguarla alle previsioni nazionali sulla doppia preferenza, a ulteriore testimonianza di una certa fretta di preparare il campo per le regionali. Almeno su questo Maroni e la maggioranza hanno convenuto che non avesse alcun senso inserirlo nella legge di semplificazione: la commissione prenderà in mano le modifiche alla legge elettorale a giugno.

Ma qual è l'intento reale di Maroni? Lui dice che, in caso di elezioni nazionali anticipate, vuole accorpare anche le regionali. Un fatto, peraltro assolutamente arbitrario, che nasconde ragionevolmente altri scopi. Maroni, infatti, è sotto processo e rischia di essere condannato in autunno, nonostante i malanni addotti dal suo legale stiano causando il continuo rinvio delle udienze. Andare al voto da condannato non sarebbe per lui lo scenario migliore. Inoltre, celebrare le elezioni insieme al referendum consultivo, o a brevissima distanza, comporterebbe non pochi vantaggi, come quello di fare una campagna unica per entrambe le consultazioni, considerando che la campagna referendaria la potrebbe condurre dall'alto del suo ruolo istituzionale, utilizzando risorse altrettanto istituzionali. Insomma, già il referendum rischia di essere fumo negli occhi, con l'abbinamento alle regionali avremmo una bella cortina fumogena color verde padania.

Da qui la dura reazione del segretario regionale Alessandro Alfieri: "Quelle di Maroni sono forzature inaccettabili - dichiara -. Non si piegano le istituzioni alle esigenze personali e di propaganda del presidente, che vuole sfruttare un referendum propagandistico per farsi campagna elettorale per le regionali. C'è una scadenza naturale della legislatura, a febbraio, ed è giusto arrivare fino alla fine e concludere il lavoro che i cittadini lombardi ci hanno assegnato." La legge di semplificazione passerà al vaglio dell'Aula il 16 maggio. Oltre alla materia referendaria tratta di urbanistica, di partecipate, di piani portuali, di disciplina venatoria e di altro ancora. Che non sia più una legge di semplificazione ma ormai un "milleproroghe" lo chiarisce l'ultimo emendamento dell'assessore Garavaglia: destina un fondo di venti milioni per la fondazione regionale per la ricerca biomedica. Farla passare come semplificazione legislativa è proprio arduo.

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