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Lombardia: migliaia di richieste di deroghe per produrre, i Prefetti rendano pubblici gli elenchi

L'appello di Rifondazione Comunista -Sinistra Europea in merito alle troppe richieste di deroga inviate alle Prefetture da parte di aziende che nulla hanno a che vedere con le produzioni essenziali

| Scritto da Redazione
Lombardia: migliaia di richieste di deroghe per produrre, i Prefetti rendano pubblici gli elenchi

Milano, 04/04/2020 - "In Lombardia ben 38766 aziende sono rimaste aperte perché operano in attività riconosciute come essenziali in base ai codici Ateco mantenendo al lavoro un milione e 200 mila lavoratori.

Ma ai padroni lombardi evidentemente non bastavano le maglie già larghe dell’elenco delle produzioni indispensabili e hanno approfittato in massa della possibilità data dal decreto del governo alle aziende di supporto (di filiera in termini tecnici) di continuare a far lavorare i propri dipendenti, avanzando debita richiesta al prefetto di riferimento.

A nulla è servita la lezione della tragedia di Bergamo! Nonostante l’emergenza sanitaria mantenga in Lombardia tutta la sua drammaticità gli imprenditori della nostra Regione, inoltrando molte migliaia di domande di deroga, perseverano nel far prevalere le logiche del profitto rispetto alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Risultato: Prefetture al collasso con dilatazione dei tempi per poter verificare ed autorizzare le Aziende che, nel frattempo, continuano a produrre aumentando i rischi per i lavoratori e le famiglie, e vanificando gli sforzi per contenere il contagio. E i numeri sono spaventosi.

Così le stesse persone che non possono fare due passi nel parco sono costrette a rischiare la vita in mezzi di trasporto sovraccarichi e nel posto di lavoro per stipendi che permettono a malapena di vivere decentemente.

Rifondazione Comunista chiede che: 

– Si rendano pubblici gli elenchi delle aziende in produzione con e senza deroghe; 

– Le eventuali deroghe riguardino solo la parte della produzione considerata essenziale e la relativa quota di lavoratori interessati; 

– Le Prefetture, direttamente o attraverso le Asl, effettuino controlli a tappeto sulle produzioni attive; 

– I sindaci e le Asl siano informati tempestivamente sui flussi e gli spostamenti sul loro territorio delle persone in relazione alle produzioni essenziali e alle deroghe concesse".

Antonello Patta segretario regionale #Lombardia

Nadia Rosaresponsabile lavoro #Milano

Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea

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