Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 00.37

M5S in piazza: ''Governo non c’entra'' - Prescrizione, Bonafede: 'nel Cdm mio testo'

Sulla prescrizione nella maggioranza si tenta la mediazione.

| Scritto da Redazione
M5S in piazza: ''Governo non c’entra'' - Prescrizione, Bonafede: 'nel Cdm mio testo'

Il ministro Bonafede precisa: "Poi, per carità, c'è il Parlamento che è sovrano e ci sono ancora i passaggi parlamentari. Però abbiamo fatto otto vertici, questo è il testo". Dopo l'ultimo vertice di maggioranza, Renzi è tornato a tuonare contro la riforma della prescrizione ribadendo che Italia Viva voterà contro e che lui non diventerà giustizialista per salvare le poltrone: "Diciamo subito che non cambiamo idea: per noi le idee sono più importanti delle poltrone".

Prescrizione e concessioni spine nel fianco della maggioranza

6 febbraio 2020 - Il Movimento 5 Stelle replica a Nicola Zingaretti. Il segretario dem dopo aver ricevuto una lettera dalla capogruppo pentastellata in Campidoglio (Roberta Lombardi chiede al Pd lealtà su prescrizione e revoca delle concessioni autostradali) aveva invitato Luigi Di Maio e i vertici del Movimento a non invocare la piazza ma a essere più collaborativi con la maggioranza di cui fanno parte.

Il reggente del Movimento Vito Crimi, subentrato all'ex capo politico Di Maio, chiarisce: "Il 15 febbraio saremo in piazza contro il tentativo di reintrodurre i vitalizi e scenderemo in piazza ogni volta che qualcuno cercherà di far rientrare dalla finestra quei privilegi che abbiamo tolto".

Zingaretti aveva bollato come "un errore" la manifestazione di piazza annunciata da Di Maio. "Non vi è alcun collegamento tra questa battaglia di civiltà e le questioni che attengono il governo, che in questa fase deve imprimere una forte accelerazione" rassicura Crimi.

Prescrizione: Bonafede non vuole rinvii

Sulla riforma della prescrizione è sempre battaglia aperta nel governo con Italia Viva (contraria) che non arretra e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che non vuole saperne di un rinvio, neanche di sei mesi, della legge che sospende la prescrizione dopo il primo grado di giudizio.

Per il tardo pomeriggio di oggi il premier Giuseppe Conte ha convocato un nuovo vertice di maggioranza per cercare di trovare una mediazione, un accordo che eviti la spaccatura del governo: un’ipotesi in campo, avanzata dal deputato di Liberi e Uguali Federico Conte, è quella di uno stop definitivo della prescrizione solo nei casi di doppia condanna.

Il lodo Conte (bis)

In pratica il lodo Conte bis (per distinguere l’omonimo dal premier) prevede che con una condanna in primo grado i termini di decorrenza della prescrizione si fermino, ma che vengano restituiti in caso di assoluzione in appello: in questo caso i termini della prescrizione riprendono a decorrere, però all'imputato viene reso il tempo trascorso tra la sentenza di condanna di primo grado e la sentenza di secondo grado di assoluzione.

Legare la sospensione della prescrizione alla doppia sentenza di condanna secondo il parlamentare di LeU salva capra e cavoli, certezza della pena e diritti dell’imputato. 5 Stelle permettendo.

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