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Manovra 2011: un conto salato per i lavoratori della conoscenza

| Scritto da Redazione
Manovra 2011: un conto salato per i lavoratori della conoscenza

Manovra 2011: un conto salato per i lavoratori della conoscenza
Un intervento distruttivo che colpisce chi ha un reddito fisso, aumenta le
diseguaglianze tra i cittadini, toglie speranza ai precari, maltratta scuola,
università, ricerca e AFAM.
Chiusura di centinaia di scuole autonome, esodo forzato dei docenti inidonei
all’insegnamento, niente contratto fino al 2015.
Sui lavoratori della conoscenza sta ancora e di nuovo per abbattersi una manovra di gran
lunga peggiore di quanto sia avvenuto finora. Le misure della prossima finanziaria sono di
una gravità inaudita.
Il blocco dei contratti è stato prorogato fino al 2015, assieme al blocco degli scatti di
anzianità per i docenti e i ricercatori delle università. Niente aumenti di stipendio, ma al tempo
stesso, applicando la riforma Brunetta, sarà possibile dividere i dipendenti di scuola,
università, ricerca e Afam, tra buoni e cattivi. In assenza di risorse per “premiare il merito”,
l'operazione qualità si farà togliendo a qualcuno per dare ad altri. Bel modo per motivare e
incentivare al lavoro!
Un fatto surreale: si insiste sulla premialità e sul merito per nascondere il fatto che le
retribuzioni dei dipendenti pubblici sono fermi da due anni e rimarranno bloccati per
altri tre.

Nessuna speranza di stabilità per migliaia di precari dell’università e della ricerca.
Per la scuola un vero martirio: organici bloccati nonostante l’aumento degli alunni, docenti
inidonei all’insegnamento costretti a coprire posti già occupati dai precari che così verranno
licenziati, riconferma del blocco degli scatti di anzianità, stretta sull’integrazione degli alunni
con disabilità, più controlli sulle certificazioni ed esodo forzato degli insegnanti non
specializzati sui posti di sostegno. Infine, come è consuetudine per questo Governo, una
norma ad hoc per difendere i tagli del ministro Gelmini dalle sentenze del Tar che, su ricorso
della FLC CGIL, li ha dichiarati illegittimi: l'interpretazione autentica di un articolo della
finanziaria del 2002 per impedire qualsiasi aumento degli organici.
Informa Email n 23 del 7 luglio 2011 FLC CGIL Cremona CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE
Per la prima volta nella storia della Repubblica il diritto alla difesa di lavoratori, pensionati e
disoccupati prevede il pagamento di una tassa che finora non c’era. Eppure c'era da
aspettarselo seppure non in questa forma estrema.
Le aggressioni del governo già iniziate da tempo continuano ancora nei confronti dei soliti
noti: niente contratto, carichi di lavoro fuori controllo, prelievo fiscale fino al 48%.
“Una manovra oppressiva - commenta Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC
CGIL - che è il segno tangibile dell’opera distruttiva del governo che colpisce solo chi ha un
reddito fisso, aumentando la disparità di trattamento tra cittadini, attraverso una sequela
incessante di tagli e ingiustizie.
Il governo pensa che maltrattando migliaia di docenti, ricercatori, amministrativi, tecnici,
ausiliari e dirigenti si faccia il bene della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Afam.
Gli dimostreremo che sbaglia opponendoci con tutte le nostre forze e chiamando tutti i
lavoratori alla mobilitazione”.

I punti di maggiore interesse per scuola, università, ricerca e AFAM (aggiornamento al
5 luglio 2011).
Docenti, dirigenti, ricercatori, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici trattati come una
manica di profittatori. È questo il senso delle misure drammatiche che stanno per travolgere
scuola, università e ricerca e Afam.
Di seguito pubblichiamo un primo commento sulle misure contenute nella manovra
finanziaria che purtroppo confermano quanto già avevamo anticipato alcuni giorni fa.
Appena sarà disponibile il testo ufficiale pubblicheremo un commento puntuale articolo per
articolo e una stima dei costi pagati dai nostri settori.

Rinnovo dei contratti
I salari dei pubblici dipendenti vengono bloccati fino al 2014. E cioè un anno in più rispetto al
blocco triennale operato da Tremonti con la manovra del 2010. Nel frattempo è comunque
possibile diversificare la distribuzione del salario accessorio anche se i fondi destinati alla
contrattazione non aumentano. Il 25% di eventuali,improbabili, risparmi delle amministrazioni
invece di andare a rimpinguare lo scarso stipendio del personale dovranno essere utilizzati
per applicare la legge 150. È un’ennesima forzatura per applicare i principi del merito e della
differenziazione previsti dal decreto Brunetta (150/2009) in assenza di risorse fresche.

Pensioni
L’età pensionabile delle donne del settore privato, si innalza con gradualità a cominciare
dal 2020 per arrivare a quota 65 nel 2032, un intervento più soft rispetto a quello che in
precedenza era stato riservato alle lavoratrici del pubblico impiego che con la manovra
dello scorso anno si sono viste innalzare il requisito di anzianità a 65 anni dal 2012.
La manovra anticipa dal 2015 al 2014 l'aggancio del momento effettivo di pensionamento
all'aspettativa di vita, questo significa che dal 2014 si avrà un posticipo di circa 3 mesi del
momento di pensionamento. Lo spostamento del momento della pensione andrà ad
incidere negativamente sul possibile turn over del personale in servizio.
L'aggressione continua rispetto ai pensionati che percepiscono assegni che sono da 3 a
5 volte superiori il minimo Inps (460,00 euro mensili) perché avranno una rivalutazione
decurtata del 55%; per chi percepisce un assegno superiore di 5 volte il minimo Inps,
invece, non ci sarà alcuna rivalutazione.
Nella manovra messa a punto da Tremonti sembra esserci anche un intervento di
agevolazione fiscale per redditi derivanti dai piani di investimento a lungo termine sul
risparmio e per le forme di previdenza e assistenza socio-sanitaria complementare.
Informa Email n 23 del 7 luglio 2011 FLC CGIL Cremona CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE

Scuola
Restituiti al “servizio attivo” nelle istituzioni scolastiche, dal 1 settembre 2012, i comandati
all’INVALSI e all’ANSAS (soppresso dalla stessa data con contestuale ripristino dell’INDIRE)
con perdita di un patrimonio enorme di professionalità.
Bloccate a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del
personale docente, educativo ed Ata in entità pari a quelle del 2011/2012.
Lo stesso principio vale per i posti di sostegno che potranno però essere incrementati in
deroga per assicurare l’integrazione degli alunni disabili solo se non saranno sufficienti
l’assegnazione media di un docente ogni due alunni disabili e l’utilizzo prioritario delle risorse
per la formazione per gli interventi sulle modalità di integrazione degli alunni disabili. È chiaro
l’intento del Governo: formare il personale in servizio per superare la necessità di organico
aggiuntivo di sostegno.
Introdotta la figura di un rappresentante INPS nelle commissioni mediche preposte
all'accertamento dello stato di disabilità come garante della veridicità degli atti. Si fa di tutto
pur di indebolire il diritto all’integrazione.
Nella scuola del primo ciclo le attuali direzioni didattiche e scuole medie vengono
aggregate tutte in istituti comprensivi che mantengono l’autonomia solo se hanno
almeno 1000 alunni, ridotti a 500 nelle zone più disagiate. Una misura di dubbia
attuazione considerato che si tratta di operazioni di dimensionamento della rete scolastica
che non sono di competenza dello Stato ma delle Regioni e prevedono un articolato percorso
di condivisione con i comuni.

Nel caso in cui il numero di alunni dovesse essere inferiore a 500 la scuola anche se
autonoma sarà affidata ad un reggente. Un paradosso visto che il Miur si rifiuta di finanziare
le spese che ne conseguono come quella per la retribuzione del vicario della scuola data in
reggenza. Una misura che, almeno nelle intenzioni del governo, potrebbe riguardare
centinaia di istituzioni scolastiche. Si tratta di una misura con pesanti ricadute sul piano
organizzativo e sul piano occupazionale, tenuto conto che questo tipo di razionalizzazione
taglia ulteriori posti di dirigenti, Dsga e collaboratori scolastici.
Riduzione degli esoneri e dei semi esoneri per i collaboratori del dirigente nelle scuole
complesse. La manovra rivede in senso negativo le condizioni di complessità per consentire
gli esoneri/semi esoneri abrogando la norma che prevedeva la riduzione di un quinto del
numero di classi necessario per avere diritto all’esonero/semiesonero in presenza di più
plessi o sedi.

Infine una nuova aggressione nei confronti dei docenti inidonei all’insegnamento per
motivi di salute che “assumono la qualifica di assistente amministrativo o tecnico” e
sono assegnati, sulla base dei posti disponibili, con priorità nella provincia di appartenenza o
transitano obbligatoriamente come personale amministrativo in altre amministrazioni o enti
pubblici nella Regione della scuola o, in assenza di disponibilità anche in altre regioni. Questi
docenti, allo stato attuale, sono già utilizzati in altri compiti compatibili con il proprio stato di
salute e contribuiscono, con il loro impegno, a supportare il funzionamento delle segreterie e
delle biblioteche scolastiche. Far transitare questi docenti nei profili Ata è un fatto
inaccettabile sia per i diretti interessati, che vengono colpevolizzati per il loro stato di salute,
sia per i precari Ata che perderanno il posto di lavoro. Inoltre costringere i docenti a
ricoprire il profilo di tecnico, senza che questi possiedano il titolo di studio specifico
come prevedono le norme sulla sicurezza, significa mettere a rischio l’incolumità dei
lavoratori e degli studenti durante le esercitazioni di laboratorio.
Viene prevista l’adozione, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della manovra, di un decreto
che intervenga sui percorsi di istruzione e formazione professionale per renderli coerenti alle
modifiche ordinamentali al sistema di istruzione secondaria superiore.

Informa Email n 23 del 7 luglio 2011 FLC CGIL Cremona CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE

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