Marco Degli Angeli (M5S) Risponde al alcune domande sulla collaborazione con il PD
Il risultato delle Regionali che ha convinto il Pd ad accelerare i tempi e allo stesso tempo, ha tolto forza al Movimento?
Solo oggi, dopo più di un anno di governo giallo-rosso, la modifica dei decreti Sicurezza, finisce nell’agenda del Consiglio dei ministri. A suo avviso, è il Pd che ha tergiversato o il Movimento che ha fatto resistenza?
“Sicuramente l’emergenza Covid ha portato all’attenzione e sull’agenda di Governo altre priorità e altre urgenze. A questo punto la questione sul Decreto Sicurezza, così come il salario minimo garantito, o altre questioni che avrebbero dovuto dar parte dell’agenda sono state posticipate o ritardate. Direi quindi che non c’è nessuna resistenza né qualcuno che ha tergiversato. Ecco, sicuramente il fatto che si è avuto più tempo per vedere gli effetti e i risultati del Decreto Sicurezza, consentirà con maggior consapevolezza e con maggiori dati empirici, di capire al meglio come modificare questa misura”.
Di conseguenza, è il risultato delle Regionali che ha convinto il Pd ad accelerare i tempi e allo stesso tempo, ha tolto forza al Movimento?
“No, assolutamente. Nel contratto e nel programma di Governo tra M5S e Partito democratico la revisio-ne dei decreti di sicurezza - parlo di revisione e non di stravolgimento - faceva parte di questo accordo. La revisione era quindi in agenda e primo o poi doveva essere messa sul tavolo delle discussioni. Il Movimen-to, a questo punto, in modo molto pragmatico e corretto, assieme al Pd ha deciso di calendarizzare la questione poiché questo è uno dei punti che sta alla base di un accordo firmato da entrambe le parti con cui, in modo serio, onesto e affidabile stanno portando avanti un’idea di Paese e una visione di program-ma a lungo termine”.
Come può giustificare il Movimento 5 stelle, un voto favorevole a Salvini e un altro per Zingaretti sullo stesso tema?
“Anche su questo punto non bisognerebbe ragionare in termini di contrapposizione ideologica. Infatti, a distanza di circa un anno e mezze dal primo Decreto sicurezza e a distanza di un anno dal Decreto sicurez-za Bis, ci sono gli elementi e sicuramente le osservazioni, che sono arrivate anche dalla Presidenza della Repubblica, di lavorare su alcuni aspetti critici. Quindi, con molta serietà e basandosi sui dati raccolti in questo torno di tempo, si tratterà non di stravolgere, ma di modificare in meglio un decreto. Questo ba-sandosi sull’esperienza e sulle osservazioni sagge del presidente della Repubblica, con l’intento di render-lo sicuramente migliore e a misura di diritti umani nel rispettoso della legalità di tutti i cittadini”.