Lunedì, 05 giugno 2023 - ore 06.14

Matteo Piloni (Pd) Io non andrò a votare per il Referendum di Maroni. Meglio procedura avviata Emilia Romagna

Il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha votato a favore della richiesta di avviare il negoziato con il Governo ai fini dell’intesa prevista dall’articolo 116, comma terzo, della Costituzione. Cioè la trattativa con il Governo per avere maggiore autonomia su determinate funzioni. Possibilità prevista nella costituzione (art.116), e voluta dal centrosinistra nel 2001.

| Scritto da Redazione
Matteo Piloni (Pd) Io non andrò a votare per il Referendum di Maroni. Meglio procedura avviata Emilia Romagna

La Lega Nord ha votato contro. E i cinque stelle non hanno partecipato al voto.

La stessa Regione Lombardia il 3 aprile 2007 attivò autonomamente una procedura in tal senso, con deliberazione del consiglio regionale (tutti a favore tranne rifondazione comunista e comunisti italiani), e giunse all’apertura di un negoziato ufficiale nell’ottobre 2007. L’operazione si impaludò nella crisi del Governo Prodi e fu lasciata cadere dal successivo Governo Berlusconi (di cui Maroni e Zaia erano ministri).

Continuo a pensare che il percorso Istituzionale scelto dalla regione Emilia-Romagna sia coerente e funzionale a consegnare maggiore autonomia alla Regione.

La Lombardia avrebbe potuto fare altrettanto. Hanno invece scelto un Referendum. Senza quorum e costoso che, oltre a non avere alcuna validità formale (al contrario del percorso istituzionale), non affronta in alcun modo il tema del regionalismo differenziato. Tema sul quale sono da sempre a favore per dare maggiori funzioni (e risorse) a quelle regioni, come la Lombardia, nel gestire partite importanti. Sempre in uno spirito di Unità nazionale e, aggiungo, europea.

Continuo a pensare che l’esito del referendum si baserà esclusivamente sui numeri dell’affluenza che, in caso di ampia partecipazione, si intesteranno Maroni e Salvini. Per nascondere le loro contraddizioni e quanto poco, e male, fatto in questi anni in Lombardia.

E, ovviamente, ogni paragone con la Catalogna è assolutamente fuori luogo!

Tutto questo è il mio personale pensiero, e comprendo la buona fede di chi, anche a sinistra, è intenzionato a partecipare al Referendum (ovviamente votando SI, non avendo alcun senso rispondere di NO ad una domanda del tutto scontata!) nel tentativo di portare la discussione sul merito. Ma, in tutta franchezza, continuo a pensare che la partecipazione al referendum sarà usata esclusivamente da Maroni per i suoi fini elettorale. Un voto di cui Maroni si è già intestato il merito e la paternità.

Anche per questi motivi spero che #GiorgioGori diventi presidente della Regione Lombardia, così da aprire per davvero la trattativa con il Governo (qualunque sarà!) e lavorare seriamente al regionalismo differenziato e ad una maggiore autonomia regionale.

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