Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 03.34

Matteo Piloni, segretario PD Cremona,traccia il bilancio ad un anno dalla sua elezione.

Ricorda il straodinario successo alle elezioni amminsitrative ed europee 2014 e la vittoria di Carlo Vezzini come Presidente alla ex Provincia di Cremona

| Scritto da Redazione
Matteo Piloni, segretario PD Cremona,traccia il bilancio ad un anno dalla sua elezione.

Ecco il testo completo della lettera agli iscritti. Carissimo, carissima,è passato circa un anno (era il 27 ottobre) dall’elezione a segretario provinciale della federazione di Cremona, dei segretari di circolo e degli organismi dirigenti. Un anno che definire intenso non è sufficiente a rendere l’idea. Certamente è stato un anno impegnativo, nel quale gli appuntamenti, le scadenze e le sfide da affrontare non sono state poche. La prima ha riguardato le amministrative, con la città di Cremona in testa e l’ottimo risultato della vittoria di Gianluca Galimberti. A seguire le vittorie a Soresina, Gussola, Piadena, Casalbuttano, tutti grandi e rappresentativi comuni dove eravamo all’opposizione. Nello stesso periodo la campagna delle elezioni europee dove il PD ha preso il 40,8% di voti, e a Cremona e Crema ha ottenuto il 43%.Pochi giorni fa l’elezione del nuovo Presidente e del consiglio dell’area vasta, dove la lista promossa e sostenuta dal PD ha avuto il maggior risultato eleggendo a Presidente Carlo Vezzini. In mezzo a tutto ciò, la politica nazionale, le primarie che hanno eletto segretario Matteo Renzi, le dimissioni di Enrico Letta e la nomina di Renzi a Presidente del Consiglio.

Inutile negare l’intensità dei mesi trascorsi, ma soprattutto credo sia opportuno sottolineare i risultati ottenuti e la grande responsabilità di cui il PD cremonese è investito.Da un lato la responsabilità di governo del principale partito italiano, dall’altro la responsabilità locale, che deve investire tutti gli organismi territoriali. Soprattutto le elezioni e la nascita di un nuovo ente come quello dell’area vasta, caricano il Pd di una responsabilità nuova ed importante, che da un ruolo di opposizione passa ad un ruolo di protagonista sulla scena amministrativa. Una responsabilità che obbliga anche a rivedere alcuni assetti negli organismi provinciali e di cui mi farò interprete fin dai prossimi giorni.

Un’Area Vasta che è una novità per tutti e allo stesso tempo una scommessa. Un nuovo Ente che nei fatti dovrà mettersi a disposizione dei territori e degli amministratori. La provincia, così come la conosciamo, non esiste più, e al di là delle legittime criticità al decreto Delrio dobbiamo saper cogliere l’opportunità di questa nuova fase, costruendo una vera e propria agenzia dei servizi a disposizione dei Comuni, valorizzandone le diversità territoriali in una logica d’insieme, preparandoci ad affrontare le sfide che avremo di fronte aprendoci ai territori limitrofi, oltre ai conosciuti e consueti confini provinciali, costruendo e interpretando a pieno il concetto di aree omogenee.

L’elezione di Carlo Vezzini a Presidente porta con sé propria questa visione, rafforzata dalla presenza dei sindaci di Crema, Soresina, Piadena e di Andrea Virgilio, assessore del Comune di Cremona proprio con delega all’area vasta. Una presenza, quest’ultima, che dà ulteriore forza al progetto amministrativo di Galimberti in un’ottica territoriale. Insieme a loro completano il quadro anche il sindaco di Gadesco, Davide Viola (area cremonese) e Fabio Calvi, di Rivolta d’Adda (area alto-cremasco) per la lista collegata alla candidatura di Vezzini.

Un progetto che purtroppo vede però l’assenza del comune di Casalmaggiore, per una scelta politica che mi permetto di definire sbagliata e che avrebbe invece portato una rappresentanza territoriale importante ed utile.

Un anno fa in molti Comuni e in Provincia eravamo all’opposizione. Oggi abbiamo la responsabilità di Governo e di questa responsabilità dobbiamo avere completa consapevolezza, sia nell’azione amministrativa che in quella più Politica.

Proprio per questi motivi, in questo mutato scenario, dobbiamo muovere i prossimi importanti passi con l’obiettivo di radicare e rafforzare il PD su tutto il territorio provinciale.

Innanzitutto la città di Cremona e l’elezione del nuovo segretario cittadino.

Una scelta che condivido e sostengo convintamente nell’ottica di rafforzare la presenza del PD in città, a sostegno dell’azione amministrative e nel lavoro organizzativo, di radicamento e di proposta che devono essere portati avanti.

Non che questo non sia avvenuto negli ultimi mesi. Anzi. Il lavoro dei segretari dei circoli della città è stato prezioso e determinante nella vittoria amministrativa. Ciò che serve è uno sforzo in più per rilanciare il partito in città e rafforzarlo, creando maggiori occasioni di confronto e proposta.

Per questo proprio in questi giorni, con una partecipata assemblea cittadina, si è aperta la fase che porterà a metà novembre all’elezione del segretario e della direzione cittadina.

Nel frattempo, come inserito nelle linee programmatiche con le quali sono stato eletto, ora l’attenzione si deve spostare sul casalasco.

La sconfitta al Comune di Casalmaggiore ci obbliga ad un’accelerazione nel rafforzare la presenza del partito in quel territorio nel quale, a partire dai prossimi giorni insieme ai segretari e ai coordinamenti dei circoli, costruiremo il percorso per la costituzione del coordinamento casalasco.

Un percorso che sta nascendo anche nelle cosiddette “terre di mezzo” e sul quale ragioneremo anche nel cremonese, non il nuovo anno e i nuovo organismi cittadini.

Un percorso di coordinamento, di radicamento e di valorizzazione delle tante passioni presenti sul territorio.

Per quanto riguarda invece il già costituito e funzionante coordinamento cremasco, l’invito è quella di non sedersi sulle consolidate abitudini, ma di rilanciare con sempre maggior forza il proprio ruolo anche in vista degli importanti appuntamenti elettorale, a partire dalle elezioni di Crema tra poco meno di 3 anni.

Il tesseramento è un altro punto sul quale dobbiamo lavorare con attenzione.

Ad oggi siamo a circa il 50% del tesseramento su tutto il territorio provinciale. Il 75 % a Cremona e il 60% a Crema.

Le recenti polemiche hanno riportato l’attenzione al tesseramento e alle sue difficoltà.

E’ bene però ricordare che le tessere sono arrivate alle federazioni a metà maggio, agli sgoccioli della campagna elettorale, e che il tesseramento vero e proprio è cominciato solo con il mese di settembre.

Con l’aiuto di tutti i circoli dobbiamo lavorare nelle prossime settimane sul tesseramento, cercando di ottenere il risultato migliore.

Nel mese di novembre partirà la seconda edizione del corso di formazione dedicato agli amministratori, che comunicheremo il prima possibile.

Un’occasione per affrontare nel dettaglio alcune importanti tematiche, soprattutto alla luce dei nuovi scenari.

Come vedete si tratta di questioni molto organizzative, ma che portano con sé l’idea che abbiamo di partito, come strumento a servizio del territorio, ma anche come comunità che condivide ideali, valori e proposte.

Per questo a livello regionale nel mese di dicembre si terrà una grande assemblea organizzativa, che sarà l’occasione per discutere e decidere alcune proposte rispetto alla forma partito: rapporto tra iscritti ed elettori, forme di finanziamento, rapporto con gli amministratori, primarie, ecc…

Prima di questo appuntamento è importante che anche la nostra provincia possa dire la sua, convocando nei primi giorni di novembre un’assemblea provinciale dedicata proprio all’organizzazione, nella quale porteremo alcune proposte e riflessioni da condividere e sulle quali discutere.

Come vedete di carne al fuoco ce n’è parecchia e, come sempre, c’è bisogno dell’aiuto e della disponibilità di tutti, a partire dal sottoscritto che rinnova a tutti voi la propria disponibilità, attenzione e passione nel proseguire insieme il lavoro cominciato solo un anno fa.

Come sempre a disposizione,

Matteo PILONI – segretario provinciale PD Cremona

 

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