Per l’appuntamento nel borgo medievale di Castell’Arquato quest’anno si riparte da dove ci si era dovuti interrompere l’anno scorso, quando un temporale improvviso aveva stravolto i piani impedendo lo svolgimento del concerto, nonostante i musicisti avessero tentato eroicamente di resistere alle raffiche di forte vento e di non lasciare il pubblico presente senza musica. D’accordo quindi con l’amministrazione, il Piacenza Jazz Club già la sera stessa confermò che il concerto sarebbe stato certamente programmato l’edizione successiva, come è di fatto. Si terrà dunque lunedì 10 luglio alle 21:30 nella piazza del Municipio il concerto con il quartetto dell’armonicista Max De Aloe dal titolo evocativo “Puccini -Lirico incanto”, prodotto da Piacenza Jazz Club dedicato in particolare alle opere di Puccini.
L’intento è quello di rendere omaggio all’arquatese Luigi Illica e alla forte impronta lirica che il borgo della Val d’Arda ha acquisito in particolare grazie al Premio a lui dedicato. Appunto il “Premio Illica”, che lì vi si tiene a partire dal 1961, in onore della figura di un’eccellenza italiana e cosmopolita nella librettistica d’opera. Tra gli altri suoi numerosi lavori, Illica divenne particolarmente celebre grazie alla stretta collaborazione con Giacomo Puccini, di cui scrisse, insieme a Giuseppe Giacosa, i libretti, tra gli altri, di Bohème, Tosca e Madama Butterfly.
Il concerto è organizzato dall’associazione Piacenza Jazz Club grazie al contributo fondamentale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Castell’Arquato oltre al patrocinio della Provincia di Piacenza. L’evento è a ingresso gratuito senza possibilità di prenotazione del posto.
Si diceva che il concerto sarà incentrato sulla rivisitazione delle più famose arie d’opera pucciniane, ma non solo. Si tratta di un progetto di commistione che l’armonicista porta avanti da diversi anni e che riesce a vincere le perplessità sia dei melomani più radicali sia degli appassionati di jazz “tout court” dal momento che affronta la musica operistica con rispetto e con una miscela di modernità e passione che affascina e incanta. Segno distintivo è un originale stile musicale che da anni contraddistingue i progetti di Max De Aloe che spesso riescono ad avvicinare e coinvolgere anche un pubblico di non appassionati.
In prima battuta, la proposta “Puccini, lirico incanto”, potrebbe risultare ambiziosa, quasi pretenziosa, se ci si limitasse a scorrere l'elenco delle opere da cui sono tratti i brani, che toccano anche autori come Leoncavallo e Verdi. Già dalle prime note del concerto, però, ogni pregiudizio viene cancellato dall'originalità degli arrangiamenti e dal talento dei quattro artisti che riescono a creare un suono squisitamente "lirico" e poetico, ad accompagnarci dentro atmosfere romantiche che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha vissuto ascoltando magari un frammento di Tosca, di Bohéme o di Madama Butterfly. Musica immortale e di profondo spessore, che proprio per questo si presta ad essere “rivissuta” da angolazioni differenti, senza perdere la potenza espressiva e comunicativa del grande genio di Torre del Lago.
Completano l’ensemble Roberto Olzer al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria.
Max De Aloe è stato definito dalla rivista “Jazz Magazine” <<l’armonicista italiano più richiesto ed attivo>>, mentre nel prestigioso sito Hollywood-Miyuki di Tokyo il musicista italiano è annoverato tra i venticinque armonicisti jazz più significativi a livello mondiale. Nel suo carnet al momento si contano sette album all’attivo come leader e oltre quindici come ospite, ma anche spettacoli in solo, oltre a realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari.
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