Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 09.30

Mediazione Civile : Pecoraro scrive ad Alfano

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Mediazione Civile : Pecoraro scrive ad Alfano

Mediazione Civile : Pecoraro scrive ad Alfano
On. Ministro Angelino Alfano,
l'Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato
dell'A.N.P.A.R. (Associazione senza scopo di lucro), portatrice di
interessi legittimi di circa3.000 iscritti di cui oltre 800 mediatori
professionali. si unisce, ai cittadini (sono già oltre 2.500 le firme
raccolte per la istituita petizione a favore del mantenimento della
obbligatorietà della mediazione), alle imprese, alla Confindustria,
all' Unioncamere, alla Confapi, a Rete imprese, a Confagricoltura e al
consiglio nazionale degli architetti, per la «viva preoccupazione per
alcuni dei contenuti delle proposte avanzate dall'avvocatura al tavolo
di confronto con la S.V., che potrebbero snaturare le caratteristiche
qualificanti della mediazione, finendo per disincentivarne l'utilizzo
e vanificare la reale efficacia dell'istituto, anche in termini di
deflazione del contenzioso». I fatti raccontano cose diverse dalle
paventate speculazioni che si intendono affibbiare ad organismi
pubblici (di cui fanno parte gli stessi ordini professionali) e quelli
privati. Il fatto vero, egregio Ministro, è che, malgrado il nostro
alto grado di rappresentatività "non siamo chiamati a partecipare "al
tavolo aperto" unitamente alle categorie alle quale ci sentiamo
associati e con molte delle quali sono stati stipulati protocolli
d'intesa/convenzioni, consultabili sul nostro sito www.anpar.it -
convenzioni. Pertanto nel mentre confermiamo che le seguenti proposte
avanzate: stabilire un limite di valore per l'obbligatorietà della
mediazione, e assistenza legale nel corso di tutta la procedura di
conciliazione, oltre che dannose per i cittadini e le imprese e per i
mediatori altamente professionalizzati, ledono i seguenti principi
costituzionale a partire da quelli fondamentali, come ad esempio:

l' art. 2 "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali";

l'art. 4 "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al
lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

l'art. 13 " La libertà personale è inviolabile"

l'art. 22 " Nessuno può essere privato della capacità giuridica (o
di agire)"

l'art. 50 "Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere
per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.

l'art. 111 "La giurisdizione si attua mediante il giusto processo
regolato dalla legge.......omissis.... La legge ne assicura la
ragionevole durata "

Il cittadino dunque è unico soggetto sovrano della propria volontà
pertanto non è concesso a nessuno invocare l'anticostituzionalità di
un diritto disponibile che il cittadino intende esercitare nel modo
che più ritiene opportuno. L'A.N.P.A.R. suggerisce invece una
modifica sulla "proposta" che il conciliatore non autorizzato dalle
parti potrebbe avanzare.

Certo della benevole accoglienza della presente istanza. Gradisca
cordiali saluti

Firmato il presidente

Dott. Giovanni Pecoraro
Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell'ANPAR
(iscritto al n. 24 del Registro)

http://www.anpar.it

info@anpar.it <mailto:info@anpar.it>

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