Inizialmente, i renziani avrebbero preferito la data del 9 aprile ma poiché altre componenti avrebbero preferito qualche settimana in più, si era prima imposta la scelta del 23 e successivamente, con un ulteriore mediazione, si è decisa la data del 30 aprile.
La proposta della commissione congressuale alla Direzione è questa: i congressi dei circoli si terranno entro marzo. Vi parteciperanno gli iscritti (c’è tempo fino al 28 febbraio per iscriversi) mentre il 9 aprile si terrà la Convenzione nazionale che tirerà le somme del voto degli iscritti. Le primarie si terranno, come detto, il 30 aprile, e l’assemblea nazionale che dovrà o procedere al ballottaggio fra i primi due (se nessuno avrà raggunto il 50%) o proclamare il vincitore si riunirà il 7 maggio.
Non è ancora chiarito se vi sarà un quarto candidato, donna, proveniente da Torino.
Prime dichiarazioni
Cuperlo: “La scelta del 30 aprile per le primarie è un altro errore”
Guerini: “Congresso lampo? Stessi tempi del 2013″
Congresso, Viotti: “Non voterò questo regolamento”
Congresso, Rossomando: “Positivo che il voto unanime della commissione”
Congresso, Fassino: “La scelta del 30 aprile esclude elezioni politiche a giugno”
Nella foto due momenti dell’assemblea zonale di Cremona del PD dove il segretario Matteo Piloni ha concluso la campagna di ascolto pre-congressuale. Il dibattito è stato molto ampio ed in particolare si è soffermato sulla sconfitta del Pd il 4 dicembre e la scissione in atto che vede ‘pezzi storici’ quali Bersani,Speranza,D’Alema, Rossi ed altri uscire dal partito che hanno fondato.
Red/welcr/gcst