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Milano: corso di danze popolari del Sud Italia

| Scritto da Redazione
Milano: corso di danze popolari del Sud Italia

Desideriamo invitarvi a partecipare al corso di danze popolari del Sud Italia, tenuto da MONICA SAVA’, a cura del Gruppo Danze Popolari Milano dell'Associazione La Conta, che avrà luogo, il venerdì, per 9 lezioni, dal 20/1/2012, dalle 20,30 alle ore 22,00 circa, presso la CGIL Salone Di Vittorio - Piazza Segesta 4, con ingresso da Via Albertinelli 14 (discesa passo carraio) a Milano, come meglio indicato nel volantino che riportiamo di seguito.

In particolare verranno insegnate da Monica la pizzica-pizzica (area salentina), la tammurriata o ballo sul tamburo (stile agro nocerino sarnese), la tarantella alla montemaranese e le tarantelle dell’area garganica. Alcune lezioni di Monica saranno con musica dal vivo con musicisti che collaborano stabilmente con lei. Per il corso sarà richiesto, a ciascun partecipante, un contributo economico di circa 5 euro a lezione per l’Associazione La Conta.

La pizzica-pizzica

La pizzica o, detta nella sua forma più tradizionale, “pizzica-pizzica” è la tarantella tipica dell’area salentina ma diffusa in tutta la Puglia centro – meridionale, la Basilicata e nel Cilento, con figure di danza simili o con poche varianti locali. E’ la danza che accompagna le feste, ballo ludico di ricorrenze in famiglia o di eventi religiosi della comunità.

La tammurriata

La tammurriata, detta anche “ballo o canto sul tamburo”, è un antica forma coreutico-musicale ancora diffusa in alcune aree della Campania. Essa è localmente praticata in numerose varianti: dall’area domiziana – giuglianese, a quella vesuviana, sino all’agro nocerino-sarnese e a quella della costiera amalfitana.

Il “ballo sul tamburo” si svolge principalmente nell'ambito delle feste, celebrazioni stagionali di ritualità collettiva anche associate alla religiosità popolare. La tammurriata è espressione diretta della cultura orale contadina ed è quindi connessa a credenze e culti arcaici antichissimi di origine precristiana.

La tarantella montemaranese

è la tarantella caratteristica di Montemarano in provincia di Avellino. Originariamente eseguita con una ciaramella, un tamburello, le castagnette, in dialetto castagnole, e una voce maschile. E’ soggetta a elaborazioni improvvisate e, in ogni caso, funzionali al comportamento dei ballerini.

Le tarantelle del Gargano

è un ballo eseguito in coppia, si danza preferibilmente fra uomo e donna, ma è anche consueto ballare fra uomini o fra donne. I ballerini fanno uso delle castagnole (dette anche “nacchere napoletane”) durante il ballo, con una dinamica di braccia e di mani in movimento ritmico continuo funzionale al suono delle stesse. Presenta affinità maggiori con il ballo sul tamburo dell'area circumvesuviana.

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MONICA SAVA’ maestra, assistente sociale, danza movimento terapeuta, socio ordinario APID (Associazione professionale italiana danzaterapia),consegue il diploma quadriennale in danzamovimentoterapia presso la Scuola di Artiterapie di Lecco (LC) e consegue poi una specializzazione in “Giocodanza” ed una specializzazione in Danzamovimentoterapia ad indirizzo Simbolico antropologico (presso L’associazione culturale Eurinome A.S.D di Perugia). Appassionata di danza etnica, segue numerosi laboratori di formazione sul tema della danza popolare tradizionale in Italia e all’estero. Approfondisce il repertorio delle tarantelle dell’Italia meridionale. Dal 2004 avvicina il repertorio tradizionale portoghese. Realizza stage di formazione ed aggiornamento per il personale docente ed educativo, aventi ad oggetto coreografie tradizionali per l’infanzia, strumenti di didattica della danza e stimoli di danza movimento terapia. Collabora in progetti di formazione aziendale Partecipa in qualità di insegnante ai principali festival europei di danza tradizionale (Italia, Francia, Portogallo, Belgio, Spagna, Svizzera, Germania); in tali festival rappresenta l’Italia con il repertorio delle danze del Sud, accompagnata da musicisti e collaboratori (Davide Orlando, Gianpiero Nitti, Giampiero Caruso, Marco di Battista, Giulia Larghi, Francesco Cafagna, Antonio Ricci).. Dal 2004 collabora stabilmente con il Portogallo in progetti di formazione sui temi della didattica della danza etnica, simbologia dei repertori tradizionali, danze gioco per l’infanzia. Conduce laboratori di danze etniche in scuole, associazioni ed università del Portogallo (Lisboa, Porto, Cascais, Faro, Olhao, Evora), nonché azioni di formazione permanente per insegnanti ed operatori sociali.

 

Per avere altre informazioni sul corso di danza di cui sopra e per iscriversi allo stesso, vi siamo grati se scrivete una mail a laconta@interfree.it

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