Mirabelli (PD): ‘La ’ndrangheta anche a Milano, svolto grande lavoro di contrasto’

«Questa iniziativa dell’incontro a Milano della Commissione Antimafia con i rettori di diverse università italiane sul tema della criminalità organizzata è molto positivo e dà conto del lavoro prezioso di prevenzione che abbiamo svolto in questi tre anni. Fino a qualche anno fa parlare di mafia nella mia città significava entrare in contrasto con alcune istituzioni. Il rapporto dell’Università Statale, che collabora con la Commissione Antimafia, mette invece in luce come le mafie siano un problema diffuso ormai in tutto il Paese e come il tentativo, in particolare della ’ndrangheta, di insediarsi nell’economia sia molto più evidente al Nord che altrove». Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Antimafia, oggi a Milano per l’incontro con la Conferenza dei rettori degli atenei italiani.

«Mi pare giusto sottolineare – ha proseguito Mirabelli – tutto il lavoro antimafia che è stato svolto a Milano per Expo, per cui sono stati costruiti protocolli che prevedono una progressione nelle modalità di intervento e che hanno consentito di svolgere un ottimo lavoro, anche in questi giorni, con le interdittive per escludere molte aziende dagli appalti. Il sistema di accesso ai cantieri si è rivelato molto efficace, perché i controlli hanno funzionato. Dalle audizioni che svolte a Milano emerge che l’impegno continua e che la guardia non è stata abbassata neanche nella fase di smantellamento del sito, in cui possono verificarsi ancora infiltrazioni. Infine, credo che l’attenzione debba essere alta nelle politiche delle amministrazioni dell’area metropolitana milanese, in cui ci sono Comuni che sono stati sciolti per infiltrazioni della ’ndrangheta, come Desio, ma anche in Brianza e più in generale in Lombardia per le prossime elezioni amministrative. Non si deve tornare indietro in quei comuni le infiltrazioni di ’ndrangheta sono state sconfitte, grazie alle inchieste e anche alla buona politica», conclude Mirabelli.