«Il 2015 è appena iniziato, ma non si fermano gli incidenti mortali sul lavoro nel settore edile. La riduzione progressiva di questa piaga è una pia illusione e le deleterie scelte di politica economica del governo non fanno che aggravare la situazione»: lo denunciano i deputati del Movimento 5 Stelle.
«Le statistiche ufficiali parlano di un calo costante, negli ultimi anni, delle morti bianche nei cantieri. In realtà gli incidenti sono diminuiti solo in termini assoluti e non in rapporto alle ore lavorate e al numero complessivo degli addetti», aggiungono. «Basta ricordare che, dallo scoppio della crisi, il settore ha perso circa 360000 posti e gli investimenti sono crollati di circa il 30%. Un ridimensionamento di questa portata non poteva non condurre a una contrazione del numero di incidenti, che tuttavia, in proporzione, rimane allarmante», spiegano i pentastellati.
«Siamo di fronte a uno dei comparti lavorativi più esposti sul fronte delle malattie e degli infortuni. E infatti il Movimento 5 Stelle ha depositato una legge, a prima firma Davide Tripiedi, per estendere agli edili i benefici previdenziali degli usuranti. Il governo, naturalmente, non ascolta il disagio del comparto e ha addirittura svuotato i fondi per gli usuranti nell’ultima legge di Stabilità. Noi, invece, continuiamo a lottare accanto ai lavoratori anziani per una pensione dignitosa e accanto ai giovani che cercano di inserirsi in un settore fondamentale per l’economia italiana».
Morti bianche, 5 Stelle: ‘Il governo è sordo alle esigenze dei lavoratori’
Trasmettiamo il comunicato dei pentastellati lombardi, che parlano di «strage continua»
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