Nei mesi scorsi era stata lanciata l’idea di utilizzare la ‘piastra’ del bocciodromo, ossia i trecento metri quadri di soppalco con ingresso indipendente, come spazio di preghiera per la comunità islamica.
Su questo punto l’assessore Matteo Piloni dichiara :’ al più una soluzione del bocciodromo può essere provvisoria. Ma la strada maestra, per il Comune, resta la variante urbanistica relativa a via Milano. E comunque, il bando per la nuova gestione dell ’impianto seguirà la sua strada: non possiamo di certo inserire il bocciodromo nel piano delle attrezzature religiose, che la legge regionale ci impone di approntare e che vincolerebbe la struttura'.
Rimane quindi l’ipotesi di edificazione di un centro culturale arabo lungo via Milano. Ad avanzare la richiesta di spazi idonei era stata la comunità islamica locale (sotto sfratto). E l’amministrazione municipale, di centrosinistra, ha ben presto imboccato la strada della modifica al piano di governo del territorio (l’ex Prg), individuando un appezzamento di proprietà pubblica, che verrebbe concesso per la realizzazione della musalla — a spese dei fedeli — con la formula del diritto di superficie. Quindi, senza uscire dal patrimonio comunale
Questa soluzione è stata fortemente osteggiata dalla Lega e dalla stessa Daniela Santanchè che hanno sostenuto i 1500 cremaschi che hanno sottoscritto una specifica petizione.