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Museo del Violino di Cremona: festa della musica con Stradivari ensemble il 21/6

Giovedì 21 giugno, alle 21:00, Auditorium Giovanni Arvedi. Musiche di Schubert e Debussy.

| Scritto da Redazione
Museo del Violino di Cremona: festa della musica con Stradivari ensemble il 21/6

Museo del Violino celebra la festa europea della musica con un concerto particolare. Giovedì 21 giugno, alle 21, sul palcoscenico dell’Auditorium Giovanni Arvedi salirà lo Stradivari ensemble, formazione svizzera che si esibisce con strumenti di Antonio Stradivari. Per l’occasione a Sebastian Bohren, Lech Antonio Uszynski e Maja Weber si aggiungerà il violoncellista Clemens Weigel, già membro dell’orchestra del "Gaertnerplatz Theater" di Monaco e del quartetto Rodin.

Il programma musicale affianca il Quintetto in do maggiore op.163, D.956 di Franz Schubert al Quartetto in sol minore L85, op.10 di Claude Debussy.

Scritto da Schubert nell’estate 1828, due mesi prima della morte, portato al debutto nel 1850 e pubblicato nel 1871, il quintetto è tra le pagine più ardite del catalogo cameristico. L’approccio compositivo guarda a dimensioni e scritture di stampo sinfonico, sia per la consistenza del materiale tematico sia per l’organico decisamente inconsueto, con un secondo violoncello ad irrobustire il registro basso mentre la viola assume ruolo baricentrico, dato che la sua collocazione determina di volta in volta uno spostamento del peso sonoro dell’insieme. Tutta la cantabilità, la suggestione delle armonie, il senso del gioco e della nostalgia tipiche della musica di Schubert si ritrovano in questo Quintetto, ma come amplificate e proiettate verso uno spazio più ampio, dove i confini tra la sinfonia e la musica da camera si annullano per dare luogo all’idea di una musica assolutamente libera da vincoli formali e definizioni di genere.

Altrettanta modernità innerva il Quartetto in sol minore L85, op.10 di Claude Debussy. “[…] i nostri nipoti forse ci chiameranno vecchi fossili antiquati perché non capiamo Debussy, come del resto noi chiamiamo i nostri predecessori perché non apprezzavano Wagner”: così scriveva il musicologo Maurice Kufferath in una recensione apparsa pochi giorni dopo la seconda esecuzione del Quartetto, avvenuta a Bruxelles nel marzo 1894.

L'evanescenza e l’impalpabilità della scrittura di Claude Debussy, il suo tendere ad una mimesi naturalistica il più vicino possibile all'etereo, antiwagneriana per eccellenza, propensa ad una dimensione il più possibile intima, è trasfusa con grazia ispirata in questo brano, caratterizzato da sensibilità tardoromantica, disincantata, quasi disillusa, che palesa nuove regole compositive, con risoluzioni inattese e cariche di suspense.

Il tema dell’iniziale Animé et très décidé in forma-sonata è nell'antico modo frigio del canto gregoriano. Un’atmosfera esotica percorre invece lo Scherzo Assez vif et bien rythmé dove sonorità russe si combinano all’eco della fortissima impressione che su Debussy esercitò l'orchestra giavanese all'esposizione Universale di Parigi del 1889. Andantino, doucement expressif, in forma tripartita, giustappone le sonorità rarefatta e impalpabile delle sezioni estreme all’episodio centrale più mosso. L'ultimo movimento inizia quindi con un'introduzione très modéré e si anima poco a poco fino a raggiungere un andamento très mouvementé et avec passion. Ricompaiono i temi dei precedenti movimenti, ma con ritmi diversi e con armonie inedite. La composizione, nella sua forma ciclica, si conclude nel trionfo di improvvisi e concitati bagliori sonori.

Biglietti da 15 a 25 Euro. Info e prenotazioni biglietteria Museo del Violino 0372 080809.

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