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Nel “Provincellum” oltre all’ambiguità c’è molta demagogia |G.Trespidi (Udc Cremona)

Così è oggi comunemente chiamata la legge Delrio che non consente ai Cittadini di votare per il rinnovo dei Presidenti e dei Consigli provinciali

| Scritto da Redazione
Nel “Provincellum” oltre all’ambiguità c’è molta demagogia |G.Trespidi (Udc Cremona)

Così è oggi comunemente chiamata la legge Delrio che non consente ai Cittadini di votare per il rinnovo dei Presidenti e dei Consigli provinciali

Per certi aspetti la legge Delrio, meglio conosciuta come “svuota province”, dopo il “porcellum” rischia di trasformarsi nel “provincellum”. Così è oggi comunemente chiamata la legge Delrio che non consente ai Cittadini di votare per il rinnovo dei Presidenti e dei Consigli provinciali. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Per molti aspetti in questa legge si riscontra molta confusione o, meglio, molta demagogia e populismo quando, ad esempio, è previsto che Presidente e Giunta provinciale sono prorogati fino al 31 dicembre 2014 senza percepire alcun compenso o indennità. Cioè lavorate come prima ma a titolo onorifico! A Cremona, a seguito della elezione del Presidente Massimiliano Salini nel Parlamento europeo, il 22 luglio arriverà il Commissario straordinario prefettizio il quale percependo già una retribuzione lavorerà a titolo onorifico. O per lui si farà una eccezione? Vedremo.

La circolare del Ministero dell’interno del 01 luglio scorso dipana la materia legata alle elezioni di secondo livello di Presidente e Consiglio provinciale. La data delle elezioni è domenica 28 settembre dalle 8 alle 20 e potranno votare solo i Sindaci e i Consiglieri comunali in carica. A Presidente . – continua Trespidi – può candidarsi solo un Sindaco dei Comuni della Provincia mentre a Consigliere provinciale (dodici in totale) si possono candidare solo i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni della provincia e, solo per la prima elezione, anche i Consiglieri provinciali uscenti. Il Presidente dura in carica quattro anni mentre i Consiglieri due. Tutti quanti, seguendo l’onda demagogica che si è impadronita anche di Renzi, svolgeranno il loro mandato a titolo onorifico. Ma quel che rende ancora più difficile se non impossibile far fronte agli incarichi che dovranno svolgere è la situazione del bilancio. La Provincia di Cremona non ha debiti. Paga i fornitori a 32 giorni – unico Ente pubblico in Italia – però il continuo taglio ai trasferimenti statali, ai quali si aggiunge quello fatto di recente, renderà difficile anche per la nostra Provincia chiudere il Bilancio e rispettare il Patto di stabilità. Il sottosegretario Nava, nel presentare agli amministratori comunali la “Riforma delle Province” segnalava che in Lombardia ben cinque Province non sono in grado di chiudere il Bilancio. E ad una mia precisa domanda ha risposto che nel 2015 nessuna Provincia sarà in grado di chiuderlo. Da ciò ne consegue: con quali risorse le Province eserciteranno le seguenti funzioni fondamentali?

a)pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza;

b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;

c)programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale;

d)raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;

e)gestione dell'edilizia scolastica;

f)controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.

Però indipendentemente dai giudizi che si possono avere sull’utilità o meno delle Province – conclude Trespidi – non si può prescindere dalla richiesta di semplificazione avanzata dai Cittadini i quali chiedono solo che sia individuato finalmente “chi fa che cosa”. Perciò è sul superamento dei processi burocratici sempre più ingarbugliati che si dovrà valutare l’efficacia di questa legge. Però di questa semplificazione è difficile trovare traccia nel “provincellum”.

Cremona 06 luglio 2014

Giuseppe Trespidi Segretario Provinciale UDC Cremona

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