No alla privatizzazione del’ex Soldi. Partono due raccolte firme.
Contro la privatizzazione dell’ex Soldi ( Azienda Cremona Solidale) sono in campo due raccolte firme.
Quella del Coordinamento Donne del PD Cremona e di un Comitato di Cittadini appoggiati dal Sindacato di Base.
Nel volantino delle Donne del Pd , dal titolo “ Quattro buone ragioni per dire No alla privatizzazione di Cremona Solidale” si evidenziano questi punti:
1.)il Comune non sarà più direttamente responsabile e garante dei servizi destinati agli anziani ed alle persone non autosufficienti in quanto tutto sarà affidato ai privati;
2.)si avrà minore trasparenza e possibilità di controllo perché i bilanci di Cremona Solidale non saranno più approvati dal Consiglio Comunale,come invece accade oggi, sulle rette deciderà solo il nuovo soggetto in piena autonomia;
3.)Cremona Solidale gestirà solo i ricoveri, tutti gli altri servizi domiciliari e territoriali saranno scorporati. Il progetto di costituire un unico punto di coordinamento per tutti i servizi alle famiglie sarà abbondato;
4.)il personale vedrà cambiato il proprio statuts di dipendente pubblico, i nuovi assunti avranno un contratto meno favorevole e questo produrrà malessere e tensioni.
Le Donne del PD nel chiedere la firma si chiedono cioè “ Perche tornare indietro?”.
Nell’altra petizione del Comitato dei Cittadini appoggiati dal Sindacato di Base si insite in particolare su due questioni:
- la prima relativa alla possibilità di un aumento delle rette;
- -la seconda sul cambiamento di status del personale già oggi costretto a turni massacranti ecc.
Nei prossimi giorni vi informeremo sulle ulteriori iniziative che matureranno.
Red/wcrn/gcst
Cr 10 luglio 2011