Lettera aperta della Ces a Olli Rehn: "Respingiamo la proposta di erosione salariale in Spagna allo scopo di riprodurre i successi irlandese e elettone". "Lettonia e l'Irlanda hanno perduto il 20% ed il 15% della forza lavoro. Austerità non è la risposta"
Secco 'no' dei sindacati europei alla proposta di Olli Rehn di ridurre i salari del 10% per rilanciare la crescita. "Aggrapparsi all'austerità e alla riduzione dei salari non è la risposta giusta", ha scritto la Confederazione dei sindacati europei (Ces) in una lettera aperta al vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli affari economici e monetari, con cui "respinge la proposta di erosione salariale in Spagna allo scopo di riprodurre i successi irlandese e elettone".
Nella lettera la Ces sottolinea che "la Lettonia e l'Irlanda, che hanno perduto rispettivamente il 20% ed il 15% dell'insieme della loro forza lavoro, possono difficilmente passare per esempi". "L'unica lezione da imparare dalla Lettonia è che l'azione prioritaria è stata quella di rilanciare la crescita", afferma il sindacato europeo aggiungendo che "l'Europa deve rinviare l'applicazione del limite del 3% di deficit finché le economie nazionali non si saranno riprese" ovvero probabilmente fino al 2016-2017.
La Ces inoltre denuncia "la corsa verso il basso" dei salari "provocata in molti stati membri della concorrenza salariale incoraggiata dalla Commissione". "Come avevamo previsto - ha affermato il segretario generale della Ces, Bernadette Sègol - l'austerità non funziona. Noi siamo favorevoli a politiche che stimolano l'attività, accompagnate da salari e pensioni che sostengano i consumi".
Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/08/30/103894/no-dei-sindacati-europei-alla-riduzione-dei-salari
31/08/2013
