Domenica, 28 aprile 2024 - ore 06.10

NON CE NE SIAMO ANCORA ACCORTI CHE SIAMO UN PAESE ALLO SFACELO ? |A.De Porti

| Scritto da Redazione
NON CE NE SIAMO ANCORA ACCORTI CHE SIAMO UN PAESE ALLO SFACELO ? |A.De Porti

VOGLIAMO CONTINUARE A FARE I MANDOLINARI, I  BURATTINI ED I MASOCHISTI ?
Esiste oggi un qualcuno che possa dire che le cose vanno, non dico bene,  ma in modo anche solo sufficientemente affrontabili ?  Nessuno, tranne quei pochi che hanno lucrato dalla politica, dagli affari illegali, e che hanno fatto della loro disonestà intellettuale un potente propellente per mantenere  scranni, ricchezze, prestigi immeritati e quant’altro, a spese del cittadino onesto. Chi non ha ancora capito questo o finge di non capire è un imbecille in entrambi i casi. E mi spiace di essere costretto ad adoperare un tale aggettivo qualificativo.

Io potrei anche stimare Letta, se non altro per come si muove in ambito nazionale ed internazionale, ma non riesco a capacitarmi sul come egli possa “giostrare” con Alfano  al fine di tenere in piedi un governo che cammina sul pantano, evitando ogni volta di mettere i piedi sulla parte più scivolosa.

D’accordo, c’è l’interesse del Paese di mezzo e quindi bisogna far di necessità virtù, ma Letta dove trova il supporto morale  per conciliare, con un minimo di serenità, i rapporti con Alfano se non facendo bella faccia a cattiva sorta nei rapporti con quest’ultimo, definito da coloro che sono rimasti con il Signor B., come un  poltronista, un ipocrita, un traditore, un..piragna e quant’altro: basta ascoltare la Santanchè, la Mussolini ed i mezzi “frustrati” di Cicchito, Gasparri,  Formigoni and co., (chiedo venia se sbaglio i nomi in questo turbinio fra lealisti e governativi) per capire che ormai non c’è più nulla da fare e che il botto è vicino, anzi vicinissimo ?

Ma se c’è il botto, che succederà ? Visto che gli Italiani, popolo di. mandolinari (mi si passi lo sfogo, sia pur in presenza di una diversificazione fra gli stessi) continuano a “fregarsene” della situazione continuando ad alimentare l’assenteismo giustificandosi di non aver più alcuna fiducia negli attuali zombi della politica italiana ?  Non si rendono conto che sta a loro cambiare il paese mandando a casa tutti, come dice Grillo, personaggio che non tollero ma che predica giustamente questa opzione  del tutti a casa?  Ce ne siamo accorti di essere alla fame e che tutti si arrabattano, spesso in maniera disonesta, per fregare il proprio simile allo scopo di sopravvivere ?  I prezzi oggi vengono fatti ad occhio, a seconda della persona con la quale ti trovi davanti, non esiste più la possibilità di fare un calcolo fra entrate e potenziali uscite in quanto si è in balia di un mercato che improvvisa i prezzi, spesso in nero, in base alla logica che è meglio prenderli subito oggi anche al costo di perdere subito il cliente perché non c’è certezza del domani, come recita anche un certo poeta ?

Ma oltre “mandolinari” siamo anche dei perfetti burattini. Il discorso IMU ha impresso, senza possibilità di equivoco, questo marchio a chi intende governarci.: Letta per oliare un accordo di governo con i vari Brunetta and co. ha combinato un tale casino dal quale una via d’uscita  ancor oggi non si vede. Certamente, era meglio lasciare l’IMU, ma i “burattini” della politica avversi a Letta non lo vogliono ammettere, magari anche a costo di far cadere il governo, a mio avviso tra l’altro  già agonizzante.

Al momento non ci sono vie d’uscita da questa sporca politica; anzi, pare che gli Italiani, abbiano tutte le intenzioni non solo di assolverla ma addirittura di premiarla, boicottando la giustizia, le sue decisioni anche in terzo grado, da perfetti masochisti insomma.  Per questi,  lasciamo pure che la fame faccia il suo corso…

Per contro ed ad onor del vero, al giorno d’oggi io non saprei chi votare in quanto nauseato, schifato di questo andazzo nel quale certi Italiani si riconoscono, forse addirittura invidiando essi in cuor loro il mondo  dei furbi disonesti, e rammaricandosi  nel contempo di non essere in grado di imitarli.

Peccato che io sia ormai vecchio ed ancora troppo legato a quest’Italia,  ma se potessi avrei già fatto le valige per la vicina Austria.

ARNALDO DE PORTI

2013-12-02

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