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Nubifragio, gravi danni per l'agricoltura cremonese

| Scritto da Redazione
Nubifragio, gravi danni per l'agricoltura cremonese

Non c’è pace per l’agricoltura cremonese. Dopo una primavera caratterizzata da piogge continue, che hanno ritardato di due mesi le semine, stamattina (intorno alle ore 6,30-7) è stato un violentissimo nubifragio, accompagnato da grandine e da una tromba d’aria, ad abbattersi sulla bassa cremonese  e sulla fascia casalasca, causando gravi danni alle strutture e alle coltivazioni in campo.

Secondo il monitoraggio immediatamente messo in atto dalla Coldiretti, in tutta la  fascia che interessa i comuni di Gabbioneta Binanuova, Ostiano, Pessina Cremonese, Cappella de Picenardi, Ca d’Andrea, Torre de’ Picenardi, Cingia de’ Botti, Scandolara Ravara, Solarolo, Gussola, San Giovanni in Croce, Torricella del Pizzo, si registrano i rovinosi effetti del maltempo.  E, con l’arrivo di altre segnalazioni, l’elenco dei territori fortemente colpiti sembra destinato ad allungarsi.

Numerose piante divelte,  le colture in campo letteralmente rase al suolo (in queste zone si parla soprattutto di mais, foraggi, pomodori), danni rilevanti ai tetti delle stalle e dei capannoni.  Questo un primo ‘report’ della situazione in agricoltura, secondo le segnalazioni che giungono dalla imprese agricole. Pesantemente danneggiati risultano anche alcuni impianti fotovoltaici, collocati sui tetti delle stalle.

Immediato è stato l’intervento di Coldiretti Cremona, nel mettere in atto un approfondito  monitoraggio della situazione e nell’allertare la Provincia di Cremona e la Prefettura, con una prima comunicazione che evidenzia la gravità dei danni riportati dall’agricoltura e che s’impegna nei prossimi giorni a far pervenire un censimento più completo ed approfondito della situazione. “E’ questo senza dubbio – sottolinea Coldiretti Cremona – il primo passo verso una richiesta di riconoscimento della calamità naturale per le zone colpite dal nubifragio .

Oggi pomeriggio alle ore 14,30 presso il comune di Cappella de’ Picenardi è già fissato un summit che raccoglierà sindaci dei comuni più colpiti, Provincia,  Coldiretti Cremona, rappresentanti delle Istituzioni del territorio.

Ufficio stampa Coldiretti Cremona 334 6644736

MALTEMPO - GRANDINE DEVASTA BRESCIANO E CREMONESE, COLDIRETTI: STATO CALAMITA' NATURALE


Maltempo, tempesta di vento e grandine devasta la bassa bresciana e l’area cremonese

Una tempesta di vento, pioggia e grandine ha colpito questa mattina all’alba le aree dei comuni della bassa Bresciana e del Cremonese. Il tornado – spiega la Coldiretti Lombardia – fra le 5 e le 6 ha devastato stalle, campi di mais e di soia sull’asse che da Brescia scende verso Chiari, Dello, Manerbio, Verolanuova, Offlaga e poi è arrivato nel Cremonese colpendo i comuni di Gabbioneta Binanuova, Ostiano, Pessina Cremonese, Cappella de Picenardi, Ca d’Andrea, Torre de’ Picenardi, Cingia de Botti, Scandolara Ravara, Solarolo e Gussolasi, Casalmaggiore e Rivarolo del Re. Il maltempo si è manifestato con una violenta bufera di pioggia, ma nell’epicentro della tempesta le forti raffiche di vento e la grandine, con chicchi delle dimensioni di una nocciola, hanno divelto tetti e raso al suolo interi raccolti di mais, soia, cereali, foraggi, pomodori, frutta e ortaggi.

“Già questa primavera fredda e le piogge intense hanno ritardato fino a due mesi le semine riducendo anche del 40 per cento le previsioni di resa su mais, orzo, cereali, ortaggi e frutta – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – questa tempesta perfetta che si è abbattuta sui territori fra Brescia e Cremona ha finito il lavoro e compromesso in modo definitivo la situazione. Adesso è più che mai urgente che venga concesso lo stato di calamità. Quest’anno i danni del maltempo in Italia hanno superato il miliardo di euro. Una stagione con una congiuntura di eventi così negativa non si ricordava da anni”.

I tecnici della Coldiretti bresciana e cremonese sono già in campo per monitorare i danni alle coltivazioni e alle strutture. Per quanto riguarda le produzioni, in alcuni casi il danno è stato quasi del 100 per cento, con la coltre di ghiaccio che, alle 11 del mattino, era ancora sul terreno. Gli agricoltori sono anche dovuti intervenire con gli spalaneve per spostare il tappeto di grandine. A Offlaga il tornado ha scoperchiato un allevamento di suini. Nel Cremonese numerose piante divelte, sono stati rasi al suolo interi raccolti danni rilevanti ai tetti delle stalle e dei capannoni. Pesantemente danneggiati anche alcuni impianti fotovoltaici, collocati sui tetti delle stalle. Sono state allertate la Provincia di Cremona e la Prefettura, con una prima comunicazione che evidenza la gravità dei danni. Oggi pomeriggio alle 14.30 presso il comune di Cappella de’ Picenardi è già fissato un summit che raccoglierà sindaci dei comuni cremonese più colpiti, Provincia, Coldiretti e rappresentanti delle istituzioni del territorio.

2013-07-13

 

 

 

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