Passi ancora la linea morbida, quella delle pacche sulle spalle e del timore reverenziale nei confronti del Presidente della Russia, Vladimir Putin, ma se la via diplomatica non dovesse arrestare l'aggressione militare Russia in Ucraina occorrerà cambiare verso, e la Germania si accollerà tutta la responsabilità del fallimento. Questo è il messaggio lanciato dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, al Cancelliere tedesco, Angela Merkel, durante un vertice bilaterale presso la Casa Bianca, nella giornata di lunedì, 9 Febbraio.
Pur di non rompere l'unità dell'Occidente, Obama ha dichiarato di sostenere l'iniziativa diplomatica che la Merkel ed il Presidente francese, Francois Hollande, hanno intrapreso nei confronti di Putin, nonostante ogni tentativo di mediazione con la Russia non abbia portato ad alcun miglioramento della situazione in Ucraina, dove miliziani pro-russi armati da Mosca stanno occupando le regioni dell'est ucraino.
Per questa ragione, il Presidente statunitense non ha escluso l'ipotesi di autorizzare l'invio di armi all'Ucraina per permettere agli ucraini di difendersi e di garantire l'inviolabilità dei confini nazionali, una conditio sine qua non che sia Obama che la Merkel hanno indicato come necessaria per il mantenimento della pace in Europa.
Tuttavia, la Merkel ha manifestato un'opinione differente da quella di Obama nel rifiutare categoricamente ogni invio di armi all'Ucraina, in quanto, secondo il Cancelliere tedesco, il gesto incrementerebbe l'ostilità di Putin. Seppur evidente, la frattura tra Obama e la Merkel sull'atteggiamento da mantenere nei confronti di Putin è stata mitigata dallo stesso Presidente statunitense, che, come dimostrato dal suo sguardo durante la conferenza stampa, ha dato alla Germania l'ultima chance di perseguire una via diplomatica con la Russia in cui sempre meno personalità hanno oramai fiducia negli Stati Uniti.
Oltre ad una nutrita pattuglia di adviser personali del Presidente, anche Ash Carter, il candidato Segretario alla Difesa scelto da Obama, ha dichiarato di essere favorevole ad inviare armi agli ucraini per colmare il gap con l'esercito russo.
Come riportato dall'autorevole Reuters, la posizione di Obama, che finora ha dimostrato riluttanza nei confronti di ogni possibile invio di armi sia in Ucraina che in Siria, è motivata da una mozione, approvata dal Congresso lo scorso Dicembre in maniera bipartisan, che autorizza il Presidente degli Stati Uniti ad inviare equipaggiamenti militari all'esercito ucraino.
Obama ha firmato il provvedimento, ma ne ha sospeso l'esecuzione in attesa di risvolti positivi da parte di Putin che, tuttavia, non si sono verificati.
Finita la luna di miele con la Russia
Anche per questa ragione, Obama, nel National Security Strategy, un documento che enuncia le priorità del Presidente in materia di sicurezza, ha definito la Russia come un Paese che rappresenta un potenziale pericolo internazionale.
Come riportato da Politico, nella versione precedente del documento, emanata nel 2010, il Presidente statunitense ha invece ritenuto la Russia essere un potenziale partner.
La posizione di Obama, un democratico liberale che ha oramai perso fiducia nei confronti di Putin, è stata criticata dai repubblicani, che, per voce del Presidente della Commissione Servizi Armati del Senato, John McCain, hanno contestato la mancata volontà di autorizzate l'invio di armi in Ucraina. McCain, durante la conferenza internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera, ha criticato la decisione di Obama di inviare agli ucraini solamente mezzi non offensivi e generi di conforto che, tuttavia, nulla possono contro le armi dell'esercito russo.
Matteo Cazzulani
Analista di Tematiche Trans Atlantiche