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On. Cova: “Quote latte: sospendere i pagamenti delle multe

| Scritto da Redazione
On. Cova: “Quote latte: sospendere i pagamenti delle multe

On. Cova: “Quote latte: sospendere i pagamenti delle multe finché la vicenda non sarà chiarita”
“La vicenda delle quote latte sta prendendo una piega tutta processuale e quindi, non avendo certezza dei dati di produzione, mi pare opportuno sospendere ogni cartella esattoriale per i pagamenti delle multe. Vanno fermate le rateizzazioni e le richieste delle multe”, lo dice l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, presentando in merito un’altra interrogazione al Ministro alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo.

Nel documento, Cova ricorda che “con l’Ordinanza del 13-11-2013, sul procedimento n. 33068, il Gip Dr.ssa Giulia Proto ha restituito gli atti al Pm per una eventuale nuova iscrizione a carico dei funzionari di Agea per il reato di cui all’art. 479 c.p. – reato di falso in atto pubblico – in relazione alla gestione delle quote latte”. E riporta per intero le parole del tenente colonnello dei carabinieri Marco Paolo Mantile, incaricato delle indagini: “Non vi è piena coerenza tra i dati delle banche dati ufficiali né possibilità di completo raffronto dei dati di ciascuna di esse; la mancanza di un dato identificativo coerente ed univoco per tutte le aziende in produzione (..) favorisce fenomeni fraudolenti o elusivi ed ostacola la possibilità di investigazione per prevenire e reprimere eventuali comportamenti illeciti; sono emerse situazioni di anomalia ed incongruenza nei confronti realizzati tra le diverse banche dati, tali da suggerire adeguati approfondimenti; pur con le difficoltà segnalate, ne discende un quadro di significativa incoerenza dei dati, in particolare con riferimento alla produzione nazionale, sia consegnata che rettificata(Tmgp); raffrontando il numero capi nelle diverse banche dati con la media produttiva provinciale Aia, pur aumentata del 10% in via prudenziale, risulta una differenza produttiva media, rispetto alla produzione totale italiana dichiarata nei modelli L1, talmente significativa da mettere in discussione lo stesso splafonamento dello Stato italiano e quindi lo stesso prelievo supplementare imputato ai produttori a partire dal 1995/1996 fino al 2008/2009”.

Cova è ancora una volta molto chiaro nelle sue richieste: “Voglio conoscere la correttezza dei dati sulle produzioni e sulle presenze delle vacche nelle campagne 2011-2012 e 2012-2013 e sapere se i sistemi della Banca dati nazionale e del Sian (il Sistema informativo agricolo nazionale) documentano una tracciabilità e dei movimenti. Inoltre, il Ministero deve dirmi se il sistema è certificato”.

Roma, 21 novembre 2013

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On. Paolo Cova

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