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Perchè ho votato No al bilancio comunale | C.Ruggeri

| Scritto da Redazione
Perchè ho votato  No al bilancio comunale | C.Ruggeri

BILANCIO PREVISIONALE 2013 – INTERVENTO DI CATERINA RUGGERI
Inizio con il tema delle Rette asili.

Questa Giunta si rende conto del profondo distacco tra le famiglie cremonesi e questa amministrazione, in particolare le famiglie che hanno bambini piccoli, dovuto all’aumento delle tariffe e alla istituzione di nuove per gli asili? Tra l’altro proprio in questi giorni la Regione Lombardia, nell’assestamento del suo bilancio, ha deciso per un aumento di 20 milioni di € per le famiglie fragili il cui utilizzo ricadrà anche sui nuovi aumenti.

Perché allora non cogliere questa novità e modificare ora la scelta di questa nuova gabelle? Lo chiedono i sindacati, le famiglie, tutte. Tra l’altro la Regione è dello stesso colore politico e per voi non dovrebbe essere difficile interloquire.

Io sono tornata dalla Sardegna apposta per cercare di incidere su questo tema. Ci sono margini di confronto o anche oggi è la solita passerella di interventi che non modificano  neppure una virgola questo bilancio? Se così è, meglio se me ne stavo in Sardegna e non stressavo le persone intorno a me, tra l’altro risparmiando 250,00 € di aereo.

Del resto non si può approvare il bilancio dell’anno in corso l’8 luglio, quando già nel marzo scorso l’Assessore Nolli dichiarava “Periferie, il piatto piange: non si può spendere per parchi, strade, arredo urbano, piste ciclabili”. Due considerazioni, la prima: ma allora a marzo si sapeva già che non c’erano risorse e che quindi si poteva approvarlo molto prima di luglio, la seconda; ma perché allora, visto che non si può fare nulla, perché non risparmiare su qualche assessore e dirottare questo risparmio sugli asili, per esempio?

Sempre in tema di periferie, ricordo che da parte dei Comitati di Quartiere era stata avanzata la richiesta di avere a disposizione un Fondo comitati (5.000 €) per poter esercitare le loro funzioni con correttezza e puntualità. In particolare un fondo da utilizzare in gran parte per rimborsare i titolari (oratori e parrocchie) che ospitano le diverse riunione del comitato. Questo piccolo fondo darebbe maggior autonomia e credibilità ai comitati stessi.

Un fondo che non ho visto e che si sarebbe potuto istituire utilizzando le risorse derivanti dal “Plateatico delle Slot”. Da tempo ho avviato una decisa lotta all’invasione di queste macchinette mangiasoldi alle quali affidano speranze molte persone fragili. Proprio di recente, è stato approvato un o.d.g. all’unanimità con il quale si invitava la Giunta a trovare soluzioni disincentivanti a tale prolificazione e a “premiare” chi non le installa. Tra le proposte era stata avanzata quella di applicare il massimo dell’entrata relativa al plateatico ai locali che vivono per lo più di slot.

Questa decisione, che però non è stata presa, avrebbe potuto finanziare il “Fondo comitati”.

TELERISCALDAMENTO

Come è noto, diversi impianti di teleriscaldamento installati nelle case ALER/Comune (Borgo Loreto) non funzionano o funzionano male, ma le bollette arrivano comunque intere e salatissime. Tempo fa avevo chiesto di istituire un capitolo ad hoc del bilancio per dare un segnale a chi vi abita.

Nulla di tutto c’è, ma i distacchi delle utenze che non pagano, continuano inflessibili.

ALER

Non sappiamo come, quando e perché tali alloggi ritornano nella gestione comunale e vorremmo capire di più. Per noi, contrari fin dall’inizio al passaggio all’Aler, il ritorno è una decisione che condividiamo, anche perché potremmo così avere un ritorno circa gli investimenti che vengono fatti. Lo scorso anno si sono destinati all’Aler  360.000,00 €. Di queste risorse non si sa come sino stati spesi.

Ci piacerebbe saperlo perché facendo un giro nelle periferie ci si rende conto del degrado urbano che caratterizza i condomini di Edilizia Residenziale Pubblica: immagini non degne di una città.

SICUREZZA

Un ultimo cenno in tema di sicurezza urbana, scomparso nel bilancio dopo aver tenuto banco in modo ossessivo nella Giunta Corada. E’ un tema che non piace a chi governa la città, ma ce lo chiedono i cittadini delle periferie e del centro che vogliono più sicurezza nei loro territori. Oggi assistiamo a più furti, più raggiri, più degrado urbano, più presenza di bande giovanili, dopo la chiusura dei Centri di aggregazione giovanile, ma costatiamo che non c’è nessuna intenzione di ripensare tale scelta.

Non parlo del Parco Sartori, in passato luogo di pesantissimi attacchi, ma nel quale basterebbe davvero poco per metterlo in sicurezza. Non basta proporre “note di verde”, prima occorre rimuovere tutte quelle stonate, rinforzando l’organico della Polizia Municipale, garantendo così più sorveglianza e impedendo inutili bliz dei carabinieri.

Per ultimo la Cittadella della sicurezza. Non un cenno nel piano delle opere pubbliche anche se c’era stato un impegno dell’Assessore Fasani ad occuparsene.

L’idea espressa anche dal suo predecessori era quello di concentrare tutti le diverse “polizie” nell’ex cascina Manfredini, da due anni  “abbandonata”.

L’obiettivo è quello di razionalizzare l’intero comparto e ottimizzare le risorse.

Per esempio uniformare le 8 sale operative in città (controllo telecamere) . Non sono troppe? Considerando che ad ogni sala operativa girano mediamente 6/7 agenti, moltiplicati x 8 salta fuori un enorme risparmio.

Bene, la mia proposta è quella di iniziare a pensare ad un progetto concreto e partire noi, come comune, a dare l’esempio e affrontare l’enorme dispersione di risorse dello Stato (Carabinieri, Polizia Stradale, Questura, Prefettura, Guardia Finanza, Guarda Forestale) che spesso svolgono le stesse funzioni, accavallandosi spesso con le competenze del Comune in tema di Sicurezza Urbana.

Peccato che con questo bilancio si sia persa anche qui una buona occasione.

 

Caterina Ruggeri Consigliere Comunale PD

2013-07-10

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