Sabato, 27 aprile 2024 - ore 01.49

Piacenza Misure anti-assembramento negli spazi pubblici, l'ordinanza sindacale valida fino al 31 gennaio 2021

Il provvedimento, in continuità con la precedente ordinanza comunale emanata il 6 agosto scorso, ha validità immediata, specificando che “sono fatte salve le occupazioni autorizzate per i pubblici esercizi e in occasione di eventi pubblici”.

| Scritto da Redazione
Piacenza Misure anti-assembramento negli spazi pubblici, l'ordinanza sindacale valida fino al 31 gennaio 2021

Piacenza Misure anti-assembramento negli spazi pubblici, l'ordinanza del sindaco Patrizia Barbieri valida sino al 31 gennaio prossimo

E' stata firmata oggi, dal sindaco Patrizia Barbieri, l'ordinanza che estende sino al 31 gennaio 2021 il divieto di “ogni forma di stazionamento, aggregazione e /o stabile e continuativa occupazione” dei gradini della scalinata del Duomo di Piacenza e della Basilica di San Francesco, dei gradini di accesso e dei portici di Palazzo Gotico, dell'intera superficie di Piazzetta Pescheria (compresa l'area prospiciente lo scalone di Palazzo Gotico), nonché della rientranza di via San Siro in prossimità dell'accesso alla Galleria del cinema Politeama.

Il provvedimento, in continuità con la precedente ordinanza comunale emanata il 6 agosto scorso, ha validità immediata, specificando che “sono fatte salve le occupazioni autorizzate per i pubblici esercizi e in occasione di eventi pubblici”.

La proroga delle misure restrittive è motivata innanzitutto, come precisato nel testo del provvedimento, dal “perdurare della situazione di emergenza igienico-sanitaria”, che “impone particolare rigore nell'adozione di misure finalizzate a impedire la diffusione del Covid-19, con riguardo alle zone di spontanea aggregazione delle persone. Scopo precipuo è quello di evitare assembramenti che compromettano il rispetto della misura di distanziamento sociale interpersonale di 1 metro”.

L'inosservanza dei divieti comporterà l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 1000 euro, “fatto salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all'articolo 650 del codice penale”, in conformità con quanto stabilito dal Decreto legge n. 33 del 2020 (convertito nella legge 74/2020) e dal Decreto legge n. 19 del 25 marzo scorso, convertito in legge il successivo 22 maggio.

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