Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.55

Pianeta Migranti Cremona . A Milano la marcia dei nuovi desaparecidos.

L’associazione ‘Milano senza frontiere’ ogni primo giovedì del mese dalle 18.30 alle 19.30 in piazza La Scala a Milano organizza la Marcia per i Nuovi Desaparecidos per chiedere verità e giustizia per i migranti deceduti, dispersi e vittime di scomparsa forzata.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti Cremona . A Milano la marcia dei nuovi desaparecidos. Pianeta Migranti Cremona . A Milano la marcia dei nuovi desaparecidos. Pianeta Migranti Cremona . A Milano la marcia dei nuovi desaparecidos.

Pianeta Migranti Cremona . A Milano la marcia dei nuovi desaparecidos.

Sono persone, non numeri. Migrare per vivere, non per morire.

L’associazione ‘Milano senza frontiere’ ogni primo giovedì del mese dalle 18.30 alle 19.30 in piazza La Scala a Milano organizza la Marcia per i Nuovi Desaparecidos per chiedere verità e giustizia per i migranti deceduti, dispersi e vittime di scomparsa forzata.

Dal 2015 ‘Milano senza Frontiere’ organizza la prima “Marcia dei Nuovi Desaparecidos”, per dare voce alle richieste di verità e giustizia dei parenti dei dispersi nel Mediterraneo e perché è sempre più urgente denunciare l’effetto delle politiche migratorie europee. Dal microfono sulla piazza, si da voce a chi aspetta ancora i figli scomparsi nel Mediterraneo. Tra i passanti c’è chi si ferma ad ascoltare; qualcuno prende una foto e si unisce alla marcia. Alle voci dell’associazione si uniscono quelle dei parenti e amici delle vittime, dall’altra parte del Mediterraneo.

Come fanno le Madres de playa de Majo in Argentina, si portano le foto di persone disperse, naufragate o vittime di scomparsa forzata, e si marcia intorno al “mare”, un tappeto rosso steso al centro della piazza.

Purtroppo i migranti morti e scomparsi sono in aumento e le partenze avvengono non solo dalla Libia. Per esempio, in 7 giorni, dal 13 al 20 agosto, Alarm Phone ha ricevuto richieste di soccorso da 14 barche che portavano in tutto 900 passeggeri.

100 sono stati catturati dalla cosiddetta guardia costiera libica e riportati in Libia, 540 hanno raggiunto l’Europa, più di 100 sono morti o scomparsi, di altri 160 non si sa nulla. Tutto ciò in una settimana. E lo stillicidio continua. I naufragi si ripetono, le richieste di soccorso sono inascoltate; le navi delle ong restano le uniche ad effettuare soccorsi organizzati. Lanciano richieste di aiuto alle autorità italiane e maltesi ma non hanno risposte, come nel caso della nave Louise Michel, che aveva 130 naufraghi a bordo, di cui alcuni in gravi condizioni.

Milano senza frontiere è in rete con altre associazioni: Como senza frontiere, Palermo senza frontiere, Carovane Migranti, Association des travailleurs Maghrèbins de France, Alarm Phone e Watch the Med.

Uno degli strumenti creati dalla rete per raccontare il triste fenomeno dei “nuovi desaparecidos” è il sito internet www.missingattheborders.org. Che dà spazio a numerose storie e testimonianze dei parenti impegnati nella denuncia delle politiche migratorie europee che, non concedendo la possibilità di un ingresso regolare, costringono le persone a rischiare la vita per arrivarci privandole del diritto alla mobilità sancito nell’art. 13 della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Un obiettivo prioritario è raccogliere sempre più interviste video affinchè le famiglie possano raccontare in prima persona la storia dei loro congiunti scomparsi e tutti possano sapere e avere un sussulto di indignazione umana e politica.

L’annientamento delle persone che migrano verso il nostro Paese non è frutto del destino ma della scelta dell’UE e dell’Italia di fermare i migranti non soccorrendoli, ritardando i soccorsi delle ong e pagando la Libia per bloccare, catturare, torturare e uccidere uomini, donne e bambini…

 

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