Pianeta Migranti Cremona . Il potere di consumatori per fermare lo sfruttamento dei braccianti agricoli.
Con una petizione lanciata da Oxfam, oltre 20 mila consumatori hanno chiesto ai gruppi Coop, Conad, Esselunga, Gruppo Selex e Eurospin di adottare misure a difesa dei diritti umani di chi coltiva il nostro cibo e maggiore trasparenza.
I risultati della petizione dimostrano che la voce dei consumatori è importante per convincere le aziende a cambiare le proprie politiche.
Budi non si ferma mai. Per guadagnare il salario minimo nell’azienda in cui lavora, deve pulire 950 gamberetti all’ora. “Riesco a fare una breve pausa per mangiare, ma cerco di non bere acqua così da non dover andare in bagno”.
In Puglia, Anna, confeziona l’uva da tavola. In piedi per più di 10 ore al giorno, taglia, pesa e sigilla migliaia di scatole senza poter mai alzare lo sguardo dai nastri che scorrono. “Ci controllano dall’alto per poterci riprendere al minimo errore. Anche per andare in bagno dobbiamo passare i tornelli elettronici col nostro badge, così sanno quanti minuti ci mettiamo.”
Sono migliaia i lavoratori per lo più migranti, esposti a condizioni disumane di lavoro: fino a 12 ore al giorno nei campi per una paga di 15-20 euro, esposizione a pesticidi tossici, temperature altissime in estate e rigidissime in inverno. Va detto quindi che tra gli scaffali dei nostri supermercati sempre pieni di cibo, si nasconde un costo inaccettabile: la sofferenza delle persone che lo producono: storie di diritti negati, di sfruttamento nei campi, di caporalato e di lavoro sottopagato. I supermercati della grande distribuzione sono centrali nel determinare questo sistema: controllano quasi il 75% del cibo e delle bevande consumate nel nostro paese. Le loro politiche commerciali (prezzi, tempistiche, ecc) hanno un impatto fortissimo su tutti i passaggi della filiera produttiva.
Oxfam da un anno porta avanti la campagna “Al Giusto Prezzo” monitorando e dando poi una pagella a 5 grandi catene distributive e ha registrato dei passi in avanti.
Il gruppo Selex si è impegnato sulla trasparenza, con la pubblicazione di policy aziendali inerenti i diritti umani nelle filiere, e l’avvio di un importante progetto di produzione agricola etica. Un lavoro che porta l’azienda dallo 0% del 2018 ad un +23% nel 2019. Coop mantiene in media punteggi più alti su tutti i parametri presi in esame, con un miglioramento complessivo del 13% delle proprie politiche. Significativi anche i progressi di Conad e Esselunga in tema di tutela dei lavoratori - entrambi + 25% - e di difesa dei piccoli produttori rispettivamente + 25% e + 21%. Tra i 5 big presi in esame solo Eurospin leader in Italia nel settore discount, non ha voluto cogliere l’opportunità di dialogo e miglioramento di policy offerta dalla campagna, e per il secondo anno consecutivo chiude la classifica con il punteggio più basso (2%). Sul tema dei diritti delle donne, solo Coop raggiunge un +14%, mentre le altre quattro aziende ottengono un punteggio pari a zero, per il secondo anno.
Apprezzando i risultati conseguiti, Oxfam chiede, oggi, in tempo di coronavirus, un maggiore sforzo per garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose a migliaia di braccianti e operai agricoli che operano per i supermercati, a partire dallo schierarsi in favore della regolarizzazione dei lavoratori stranieri senza documenti, presenti nel nostro territorio.
Link video “Al giusto prezzo”
https://www.oxfamitalia.org/al-giusto-prezzo/