Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 05.28

Pianeta Migranti. Memorandum UE-Tunisia da cancellare

I continui naufragi e il flusso ininterrotto dalla Tunisia dicono che il Memorandum non funziona.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti. Memorandum UE-Tunisia da cancellare

Pianeta Migranti. Memorandum UE-Tunisia da cancellare

I continui naufragi e il flusso ininterrotto dalla Tunisia dicono che il Memorandum non funziona. 

 Cancellate il Memorandum!

Lo chiedono i seguenti organismi: Forum Tunisien pour les Droits, Avocats Sans Fontières, Asgi, Un Ponte Per, Action Aid, Arci, EuroMed Rights,Watch the Med, Alarm Phon, SOS Humanity, Iuventa

Lo scorso giugno, l’Unione europea ha siglato un Memorandum di intesa con la Tunisia impegnandosi a dare ulteriori 100 milioni di euro al Paese per il controllo delle frontiere, la ricerca e il soccorso in mare e le misure anti-traffico dei migranti. Lo scopo è ridurre e bloccare ogni forma di mobilità dalla Tunisia all’Europa, e di conseguenza impedire l’ accesso al diritto di asilo.

Va sottolineato che la firma del Memorandum con la Tunisia -avvenuta in totale spregio delle norme e dei principi Ue- ratifica la complicità dell’Unione europea con le politiche violente del governo tunisino e della sua Guardia costiera. E’ un accordo simile a quello stipulato con la Libia: non tiene in conto dei Trattati internazionali e  dei sistemi costituzionali interni; punta ad accrescere

il ruolo spregiudicato della Guardia costiera e svuota in modo sistematico il diritto di asilo.

Dall’inizio dell’anno,  sono arrivate in Italia dalla Tunisia 44.151 persone. Solo una parte è tunisina, gli altri provengono dall’Africa subsahariana e, arrivati in Tunisia, subiscono violenze, razzismo, rastrellamenti, arresti sommari da parte della polizia locale. Che li carica in massa su autobus e poi li abbandona nel deserto, al confine con l’Algeria o la Libia. Le cifre ufficiali parlano di 1.200 persone, ma per le organizzazioni della società civile sarebbero almeno 4mila. Nessuno poi sa quanti migranti siano morti nel deserto. Anche i cittadini tunisini, purtroppo,  esacerbati dalla grave crisi economica e sociale del Paese, si scagliano con ferocia sui migranti africani.

A tutto ciò va aggiunta la pratica particolarmente violenta della Guardia costiera tunisina, (finanziata dall’Italia e dalla Ue) che intercetta e riporta a terra i migranti con metodi brutali: furto dei motori alle barche lasciate poi alla deriva, manovre spericolate per provocare onde alte che bloccano le imbarcazioni, uso di gas lacrimogeni che spesso causano la morte delle persone a bordo.

A fronte di questa tragica situazione gli organismi indicati sopra chiedono:

 alla Commissione europea e al governo italiano di interrompere l’operatività del Memorandum e ogni finanziamento alle autorità di controllo delle frontiere;

al governo tunisino, di fermare le deportazioni verso il deserto (vietate dal diritto internazionale); di non intercettare le imbarcazioni con metodi violenti per non mettere a rischio la vita delle persone;

alle organizzazioni internazionali, UNHCR e all’OIM di non cooperare con il governo tunisino e di prendere pubblicamente posizione contro il Memorandum;

alla Commissione Africana di avviare una commissione di inchiesta per verificare le condizioni e le denunce dei migranti nel Paese;

alle Nazioni Unite di organizzare una missione per verificare la violazione dei diritti umani;

al Parlamento dell’Ue di esercitare il suo ruolo sul Memorandum e sulla sua attuazione;

al Parlamento Italiano di verificare la crescente spesa che l’Italia ha destinato al rafforzamento del controllo delle frontiere tunisine attraverso il Fondo premialità per le politiche di rimpatrio.

Memorandum Ue-Tunisia: l’Ue sottoscrive rastrellamenti, deportazioni illegali e violenze contro i migranti | Un Ponte Per

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